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Sisma bonus/1. Incentivo al ralenti, Enea: in due anni completati otto interventi

di Massimo Frontera - Edilizia e Territorio

Da una parte le ciclopiche cifre del campo di applicazione potenziale: 60 milioni di immobili in zone a rischio sismico da mette in sicurezza e oltre 4 miliardi di euro spesi ogni anno per riparare i danni degli edifici crollati o danneggiati dei vari terremoti più meno gravi.
Dall'altra parte ci sono invece i numeri, molto meno significativi, delle cose realizzate. La cifra più sconvolgente è quella riferita da Paolo Clemente, dirigente dell'Enea, sul bilancio degli interventi di adeguamento o miglioramento sismico incentivato dallo Stato con il sisma bonus, nei primi due anni di vita dello sgravio: «Sono finora otto gli interventi di adeguamento o miglioramento sismico che sono stati realizzati e conclusi beneficiando del sisma bonus, a tutto il dicembre 2018», ha detto Clemente intervenendo ieri mattina alla presentazione della seconda giornata nazionale dedicata alla prevenzione sismica, fissata il 20 ottobre prossimo, dal titolo "Diamoci una scossa!".

Più precisamente, ha spiegato Clemente, sette interventi hanno visto un singolo decremento della classe di rischio, mentre solo in un caso l'edificio ha ottenuto un decremento di due classi di rischio sismico. Numeri risibili, appunto, in parte spiegabili con il ritardo sull'attuazione della misura (introdotta, nella attuale versione "potenziata", a partire dal primo gennaio 2017 con la legge di bilancio riferita allo stesso anno), e in particolare delle indicazioni dell'Agenzia delle Entrate. Il bilancio, aggiornato a tutto il dicembre 2018, è destinato a crescere, visto che, sempre al 31 dicembre 2018, l'Enea segnala «337mila pratiche in corso».

Il segno che qualcosa si muove arriva anche dall'Ance che, come è noto ha messo in piedi una piattaforma telematica con Deloitte per favorire la cessione del credito negli interventi di eco e sisma bonus. La piattaforma è entrata in funzione l'ottobre scorso, e in dieci mesi - cioè fino all'ultimo monitoraggio del 31 agosto scorso - conta una "pipe line" di 320 iniziative "processate" (cioè inserite nella banca dati e in varia fase attuativa), per un ammontare di 249 milioni di euro di credito da cedere. L'Ance non fornisce cifre sul numero di progetti finora completati, ma è chiaro - anche dai numeri dell'Enea - che il sisma bonus è ancora in fase di start up. Più esattamente, dei 320 progetti, "processati" dall'Ance sulla piattaforma, la metà sono riferiti esclusivamente all'eco-bonus, l'altra metà include invece il cumulo dei due sgravi.

«L'aspetto da sottolineare - segnala il vicepresidente dell'Ance Rudy Girardi - è che tra queste iniziative cominciano a vedersi anche interventi complessi, di demolizione e ricostruzione». Cioè i progetti dove le imprese sono presenti non solo come committenti ma anche come promotori immobiliari sull'intero ciclo acquisto-riqualificazione-rivendita. «È chiaro - aggiunge Girardi - che resta assolutamente fondamentale la proroga del bonus oltre l'orizzonte attuale del 2021, ormai prossimo, per consentire una programmazione di più ampio respiro alle imprese». In questo senso conforta la conferma della volontà di prorogare la misura, comunicata dal sottosegretario alle Infrastrutture, Salvatore Margiotta (Pd), parlando sempre ieri a Roma, nella sede del Mit, dove è stata presentata la giornata nazionale della prevenzione sismica. «C'è assolutamente la volontà di prorogare lo sgravio in occasione della prossima legge di bilancio - ha detto Margiotta - se possibile apportando anche qualche miglioramento alla misura».

Le vischiosità nella "messa a terra" delle risorse per migliorare lo stock edilizio ci sono anche nel comparto pubblico. «Dal 2015 abbiamo sottoscritto con le Regioni accordi per 1,1 miliardi di euro per il miglioramento o l'adeguamento sismico delle scuole, ma finora sono stati erogati solo 600 milioni di euro», ha riferito Luca D'Agnese, direttore Infrastrutture Pa e Territorio di Cassa depositi e prestiti. «Per aiutare le amministrazioni locali a superare le difficoltà - ha aggiunto il dirigente Cdp - abbiamo cominciato a stringere accordi con le province per arrivare a pubblicare il bando di gara». Al momento, questa attività si sta concentrando su 33 interventi nelle provincie di Teramo, Agrigento, Frosinone e Milano. Più in generale, il bisogno di promuovere la cultura della prevenzione, mette d'accordo un fronte di operatori e stakeolder sempre più ampio.

La seconda edizione dell'iniziativa promossa da Fondazione Inarcassa, Consiglio degli ingegneri e consiglio degli architetti, ha infatti raccolto, tra gli altri, le adesioni di Ance, Enea, Protezione civile, Consiglio superiore dei lavori pubblici, Reluis, Anaci, e Collegio dei geometri. La prima giornata del 2018, ha ricordato il presidente di Fondazione Inarcassa Egidio Comodo, «ha coinvolto 7mila professionisti solo nella fase informativa, 500 piazze e circa 9mila unità abitative». «Con questa nuova edizione - ha proseguito Comodo - anche grazie all'ultimo decreto crescita, rinnoviamo il nostro obiettivo che è quello di spiegare al cittadino che diversi sono gli strumenti che abbiamo per mettere in sicurezza il nostro patrimonio edilizio».

«La seconda edizione della giornata della prevenzione sismica - ha sottolineato il presidente degli ingegneri Armando Zambrano - ha riscontrato una grande disponibilità da parte degli ordini degli ingegneri e degli architetti, nonché quella delle altre professioni tecniche che aderiscono alla Rete delle professioni tecniche e di altre associazioni. Segno che da parte del nostro mondo c'è una forte disponibilità ad affrontare questo problema. Purtroppo, non altrettanto possiamo dire della politica che, al di là del sisma bonus, fatica ad attivare iniziative atte a diminuire il rischio sismico, anche introducendo degli elementi che vadano verso l'obbligatorietà degli interventi». «Il nostro impegno - ha detto il coordinatore del dipartimento cooperazione, solidarietà e protezione civile del Consiglio nazionale degli architetti Walter Baricchi - è un impegno civile che punta a orientare e informare il pubblico affinché acquisisca un maggior grado di consapevolezza delle situazioni di rischio e comprenda le potenzialità delle soluzioni tecniche e di sostegno economico oggi disponibili».

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