Fisco

Ecobonus/1. Con la piattaforma Deloitte-Ance ceduti crediti per 114 milioni di euro

di Massimo Frontera - Edilizia e Territorio

I risultati dei primi pochi mesi di sperimentazioni della piattaforma Ance-Deloitte per la cessioni dei crediti per gli interventi edilizi con l'incentivo statale mettono a segno un risultato a tre cifre. Lo strumento tecnologico ha “transato” 159 interventi in Italia per un valore complessivo di quasi 151 milioni e un valore effettivamente ceduto di 114,3 milioni di euro. Dalle prime disaggregazioni dei dati, presentati oggi a Bari dal presidente dell'Ance al convegno sul Sismabonus organizzato da Scuola Ingegneria & Architettura, emerge una distribuzione abbastanza omogenea su tutto il territorio nazionale. Con una particolarità: nelle regioni del Mezzogiorno si è registrato un minor numero di interventi ma di valore che, in proporzione, supera quello del Nord. Ma ecco i numeri: Al Nord si sono registrati 95 interventi per un valore 88,4 milioni di euro di valore e di 62 milioni effettivamente ceduti. Al Centro si sono registrati 17 interventi per un valore di 12,6 milioni di euro, di cui 10,2 milioni effettivamente ceduti. Al Sud, infine, si sono avuti 47 interventi per 50 milioni di euro, di cui 42 milioni effettivamente ceduti. Se si mette a confronto la quota delle varie macroaree si vede che per quanto riguarda il numero di interventi, il Nord “pesa” per il 60% e il Sud per il 29%. Ma i pesi variano sensibilmente se invece di considera il valore dell'intervento effettivamente ceduto, con il Nord che si ridimensiona al 54% e il Mezzogiorno che sale al 37%. Sostanzialmente invariati invece i numeri del Centro.
CESSIONE CREDITO: IL RIPARTO GEOGRAFICO DEI VALORI
Si tratta di numeri ancora piccoli, e sicuramente in crescita, ma che però potrebbero essere ulteriormente aumentati intervenendo sull'architettura degli incentivi. «Le priorità - ha detto il presidente dell'Ance Gabriele Buia - sono: favorire l'acquisto e la permuta di case ad alta efficienza energetica, agevolare gli interventi di demolizione e ricostruzione, allargare la platea di chi beneficia del sismabonus, estendendo la possibilità di acquistare case demolite e ricostruite nelle zone 2 e 3». Una prima risposta è arrivata dal sottosegretario alle Infrastrutture Michele Dell'Orco, che proprio al convegno di Bari ha anticipato la misura contenuta nel decreto crescita (che dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri la prossima settimana) volta ad ampliare il sismabonus anche alle zone a rischio sismico 2 e 3. «L'Ance - ha proseguito Buia citando la piattaforma promossa con Deloitte - si sta da tempo impegnando per promuovere la conoscenza e agevolare l'uso degli incentivi fiscali dell'ecobonus e del sismabonus, attraverso la cessione del credito». «Rottamare vecchi edifici, inutili e inquinanti, intervenire su aree urbane degradate deve essere non solo possibile, ma anche conveniente - ha incalzato Buia -. È necessaria, perciò, una nuova stagione di politica fiscale, che punti sulla leva degli incentivi come strumento per realizzare l'interesse pubblico».

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