Fisco

Risparmio energetico al 50%, al via le comunicazioni all’Enea

di Saverio Fossati e Giuseppe Latour

Le comunicazioni sul risparmio energetico possono partire. Ieri Enea e Mise hanno annunciato il varo del portale (https://ristrutturazioni2018.enea
.it
) dedicato a «compilazione e invio della dichiarazione di detrazione» per le opere di recupero edilizio (articolo 16 del Tuir) che possono generare risparmio energetico. Si conclude, così, l’iter di un provvedimento che avrebbe dovuto vedere la luce prima dell’estate (legge 205/2017, articolo 1, comma 3), ma che ha un’importanza strategica per il monitoraggio dell’efficienza energetica degli interventi.

A Enea e Mise, infatti, sfuggiva sinora la classificazione e l’inquadramento statistico delle opere che beneficiano della detrazione del 50% (prevista per i lavori non “qualificati”) mentre il quadro è chiaro per quelli che sfruttano il 65% e più, dato che da sempre va inviata una relazione tecnica.

La presentazione è stata fatta da Domenico Prisinzano dell’Enea, che ha spiegato che la norma ha stabilito che la nuova comunicazione vada fatta «in analogia con quanto già si fa con il 65%», quindi sarà trasmessa solo in via telematica entro i 90 giorni dall’ultimazione dei lavori iniziati nel 2018.

Ma quali sono gli interventi (va ricordato che stiamo parlando di opere non di risparmio energetico qualificato, per le quali la detrazione è ora del 50 per cento) che rientrano nell’obbligo di comunicazione? Soprattutto strutture opache, serramenti e infissi, impianti di solare termico, caldaie a condensazione ad acqua, generatori ad aria calda a condensazione, e anche acquisto di elettrodomestici, ma solo se collegati a ristrutturazioni fatte dal 2017. L’elenco completo ( per le schede riassuntive cliccare qui ) è nel portale dedicato, ha spiegato Prisinzano, cui si accede con le credenziali già utilizzate per beneficiare dell’ecobonus del 65% oppure creandosi un account per chi accede per la prima volta, con i propri dati anagrafici. Si procede poi con la descrizione di edificio, immobile e degli interventi e poi si trasmette la comunicazione. «Tutti i criteri – ha detto Prisinzano - sono quelli dell’opuscolo delle Entrate sul 65 per cento, già online e scaricabile anche dal sito Enea. Ma abbiamo fatto anche una nostra guida rapida, scaricabile, con le istruzioni per la compilazione».

Di fatto l’informazione indispensabile che occorre procurarsi è la superficie in metri quadrati delle pareti “toccate” dall’intervento e (ma la mancanza non blocca la comunicazione) la trasmittanza prima e dopo. «In caso non venga trasmessa – ha precisato Prisinzano - interviene Enea applicando il valore minimo di legge».

Alla fine della procedura telematica c’è una scheda con i dati catastali e poi la pratica riceve il numero della ricevuta elettronica. «In una pagina speciale - promette Prisinzano - forniremo assistenza». L’obbligo rimane senza sanzione per quanto riguarda il beneficio fiscale, ma è comunque un dovere imposto dalla legge.

«Il portale – ha detto il presidente di Enea, Federico Testa deriva dallo sforzo di rendere possibile e facile l’accesso a questi strumenti anche al cittadino senza speciali competenze».

Davide Crippa, sottosegretario al Mise che ha seguito il lavoro dell’Enea, ha evidenziato che «questo non è un tentativo di controllo ma di dimostrare che gli interventi producono effettivamente efficienza energetica, in modo da poter realizzare una politica degli incentivi aderente alle reali esigenze». E ha ricordato l’open day con il seminario formativo aperto a tutti che Enea organizza giovedì 28 novembre a Roma, dove sarà illustrato il portale.

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