L'esperto rispondeFisco

Detrazioni al laboratorio in edificio a prevalenza abitativa

Marco Zandonà

La domanda

Sono proprietario di un locale di categoria C/3 in uno stabile composto da 14 appartamenti e locali di categoria C/1 e C/2. Lo stabile è in fase di ristrutturazione di terrazzi, balconi, cornicioni e facciate esterne. L'amministratore sostiene che, in qualità di proprietario di un immobile C/3, non ho diritto alle detrazioni fiscali per le spese di ristrutturazione da me sostenute. È corretto?

Se il fabbricato è a prevalente destinazione abitativa anche il proprietario del C/3 (laboratorio per arti e mestieri), purché soggetto Irpef, ha diritto alla detrazione. Per quanto riguarda i lavori su parti comuni di un edificio a destinazione mista (abitativa e commerciale o uffici), come nel caso del lettore, la detrazione del 50% (articolo 16-bis del Tuir, Dpr 917/1986, e articolo 1, comma 2, lettera c, n. 1 e n. 4, della legge 232/2016 di Bilancio per il 2017; si veda anche la guida al 50% su www.agenziaentrate.it), compete per i millesimi di proprietà delle parti comuni sia per le unità abitative che per quella a destinazione diversa, solo nell’ipotesi in cui l’edificio sia a prevalente destinazione abitativa (oltre il 50% destinato ad abitazione, secondo quanto stabilito dalle circolari 57/E e 121/E del 1998). Viceversa, se l’edificio è a prevalente destinazione non abitativa, la detrazione si applica comunque per i millesimi di proprietà delle parti comuni riferite alle sole abitazioni (circolari 121/E e 57/E del 1998). Se, pertanto, il condominio è a prevalente destinazione abitativa, in ogni caso la detrazione compete, con riferimento ai millesimi di tutte le unità (abitative e non).

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