Fisco

Comunicazione doc per il condominio

di Andrea Cartosio e Saverio Fossati

I dubbi sono duri a morire ma grazie al lavoro in pool di Sole 24 Ore, Entrate e amministratori condominiali anche quest’anno una serie di tessere sono andate a colmare le ultime falle della comunicazione sui dati fiscali delle detrazioni condominiali, da inviare entro il 28 febbraio.

Le domande dagli operatori

Grazie alla collaborazione diretta con il gruppo WhatsApp (www.maipiusoli.net) tra i lettori del Quotidiano Condominio del Sole 24 Ore, sono infatti emerse, nei mesi scorsi le perplessità sul complesso adempimento, anche alla luce delle novità introdotte quest’anno dalla Entrate. Le cinque risposte dell’Agenzia (riportate integralmente in questa pagina) consentono ad amministratori e commercialisti di avere chiarimenti anche sui casi più particolari.

La guida online

Ma non ci si limita a illustrare le novità e le risposte: sul Quotidiano del Sole 24 Ore - Condominio (www.quotidianocondominio.ilsole24ore.com) è anche disponibile una guida passo per passo alla compilazione della comunicazione, riservata agli abbonati.

Le risposte

Dai chiarimenti dell’Agenzia emerge, anzitutto, l’applicazione rigorosa delle regole indicate nelle istruzioni. Già nella prima risposta, dedicata alla complessa vicenda della situazione di comunione di box all’interno di un condominio, le Entrate spiegano che, quando uno dei comproprietari è una società, al campo 21 si indica «1» e e non si compila la successiva sezione.

Viene poi risolto il problema dell’arrotondamento: di fatto, spesso si verificava una differenza tra il totale iniziale e quello calcolato sulla base degli importi arrotondati. Le Entrate spiegano che esiste un «controllo di coerenza» ai 50 centesimi, prima di inviare il file.

Poi c’è la questione cantine: dato che ora vanno indicate tutte quelle con rendita catastale autonoma, potrebbe verificarsi un problema con i millesimi attribuiti al singolo. Ma le Entrate rispondono che l’informazione relativa ai millesimi non è «rilevante.

Da ultimo c’è il tema caldissimo delle morosità (si veda l’altro articolo nella pagina): le Entrate confermano l’orientamento dell’anno scorso.

La certificazione

Esiste, però, anche la “certificazione” che l'amministratore manda ai condòmini sulle spese detraibili che il condominio ha sostenuto nel periodo d’imposta. Dalla lettura delle circolari 122/99 e 95/2000risulta evidente che, in questo caso, l’amministratore debba certificare la somma “effettivamente pagata dal condòmino” e non quella che avrebbe dovuto pagare (ma non ha pagato) secondo la ripartizione millesimale (circolare 122/99), con la facoltà, attribuita al condòmino stesso (circolare 95/2000), di indicare nella sua dichiarazione dei redditi anche quanto eventualmente versato in più tra il 1° gennaio del 2018 e il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi (23 luglio 2018 per il 730 o 31 ottobre 2018 per Redditi PF).

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