Fisco

Ristrutturazioni e arredi, resta lo sconto al 50%

di Gi. L.

Ancora un altro anno di vita per il 50% dedicato agli interventi di ristrutturazione. In assenza di una proroga, a legislazione vigente, saremmo improvvisamente tornati allo sconto del 36 per cento. Non sarà così. Perché il disegno di legge di Bilancio dispone la sopravvivenza del bonus, che avrà un tetto di spesa pari a 96mila euro per ogni unità immobiliare e sarà spalmato in dieci quote annuali di pari importo. Non è una misura di scarso impatto. Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio nel 2018 si stima, infatti, un ammontare totale di spesa pari a 19,5 miliardi di euro. E circa il 15% di questi lavori (poco meno di tre miliardi di euro) sarà avviato proprio grazie alla conferma, ancora per un anno, dello sconto del 50 per cento.

Chi avvia un intervento di ristrutturazione con data successiva al primo gennaio del 2017, dal prossimo anno avrà ancora, in aggiunta, la possibilità di accedere al bonus mobili. Dopo le incertezze delle prime bozze, è stato infatti confermato lo sconto fiscale del 50%, con tetto massimo di 10mila euro, per arredi e grandi elettrodomestici in classe non inferiore alla A+. Le regole saranno identiche all’anno in corso: la detrazione andrà, quindi, spalmata su dieci anni. In questo caso, le stime del Governo ipotizzano un ammontare di spesa pari a 1,7 miliardi di euro. Dopo che, nei primi tre anni e mezzo di vita (da giugno 2013 fino a tutto il 2016), questo bonus ha mobilitato oltre 4,5 miliardi di euro.

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