La fine della convivenza non ferma le detrazioni
La convivenza, anche in assenza di matrimonio, consente di poter fruire della detrazione del 50 per cento. In particolare, la circolare 7/E del 2017 ha precisato che la convivenza di fatto, in base alla "legge Cirinnà" (legge 76/2016) è quella risultante dai registri anagrafici (Dpr 223/89), ovvero oggetto di autocertificazione in base al Dpr 445/2000. La cessazione, dopo il termine dei lavori, del requisito della convivenza, richiesto ai fini dell'applicazione dei benefici fiscali, non fa venir meno il diritto alla detrazione, che continua comunque a rimanere in capo al soggetto che ha sostenuto le spese, per tutta la sua durata.
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