Fisco

Energia termica, quale aliquota Iva per i condomìni con abitazioni, negozi e uffici

di Michele Brusaterra


Da un punto di vista dell'imposta sul valore aggiunto, l'energia termica sconta l'aliquota agevolata del 10% qualora sia destinata all'uso domestico.
E' questo quello che stabilisce il numero 122, della parte III, della Tabella A, allegata al D.P.R. 633/1972, con il fine di agevolare il consumatore finale non soggetto passivo d'imposta che, altrimenti, resterebbe inciso dall'aliquota ordinaria.
Possono nascere, però, dei problemi con riferimento a quei fabbricati condominiali composti sia da unità abitative sia da unità non abitative quali, per esempio, negozi e uffici. Mentre le prime sono, infatti, destinatarie della norma di favore in merito all'energia consumata, le altre tipologie di unità immobiliari restano assoggettate all'aliquota IVA ordinaria attualmente nella misura del 22%.
Il D.Lgs. 102/2014, al fine di individuare puntualmente il consumo di energia anche in edifici con unità immobiliari eterogenee nonché al fine di favorire il contenimento dei consumi energetici "attraverso la contabilizzazione dei consumi individuali e la suddivisione delle spese in base ai consumi effettivi di ciascun centro di consumo individuale", stabilisce, tra gli altri, che entro il 31 dicembre 2016 nei condomini e negli edifici polifunzionali riforniti da una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata o da una rete di teleriscaldamento o da un sistema di fornitura centralizzato che alimenta una pluralità di edifici, devono essere installati, da parte delle imprese di fornitura del servizio, contatori individuali per misurare l'effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unità immobiliare, "nella misura in cui sia tecnicamente possibile, efficiente in termini di costi e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali".
Non solo: stabilisce sempre la norma di cui al decreto del 2014 che nei casi in cui l'uso di contatori individuali non sia possibile da un punto di vista tecnico ovvero non risulti essere efficiente in termini di costi, al fine di misurare il riscaldamento «si ricorre all'installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per misurare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun radiatore posto all'interno delle unità immobiliari dei condomini o degli edifici polifunzionali», escludendo i radiatori situati negli spazi comuni degli edifici.

Cosa succede se i condomini sano alimentati dal teleriscaldamento o teleraffreddamento?
Nel caso in cui, poi, i condomini siano alimentati dal teleriscaldamento o teleraffreddamento o da sistemi comuni di riscaldamento o raffreddamento, viene stabilito che al fine di suddividere correttamente le spese connesse al consumo di calore per il riscaldamento degli appartamenti e delle aree comuni, nonché per l'uso di acqua calda per il fabbisogno domestico, qualora prodotta in modo centralizzato, il costo complessivo deve essere suddiviso «in relazione agli effettivi prelievi volontari di energia termica utile e ai costi generali per la manutenzione dell'impianto».
Alla luce del fatto che la norma, poi, dispone altresì che per la prima stagione termica successiva all'installazione dei predetti dispositivi, la suddivisione dei costi può essere determinata "in base ai soli millesimi di proprietà", si ritiene, in ogni caso, che possa valere quanto già chiarito dall'Amministrazione finanziaria attraverso la risoluzione n. 150/2004.
In tale sede, infatti, l'Agenzia ha avuto modo di confermare che in caso di mancanza di distinti contatori di consumo energetico, la suddivisione tra consumo relativo all'uso domestico e per altri usi può avvenire anche attraverso distinti contatori che facciano riferimento solo ai consumi di uno dei due comparti – domestico o non domestico - di modo che, per differenza rispetto al consumo totale, si possa addivenire al consumo anche dell'altro comparto, potendo così, di conseguenza, applicare le opportune aliquote IVA del 10%, in caso di uso domestico, ovvero del 20% in ogni altro caso.

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