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L'indennità di occupazione è soggetta a Irpef

di Alfredo Calvano

La domanda

L'1 luglio 2015 si stipulerà una locazione abitativa ordinaria, 4+4 anni. Tutti gli effetti decorreranno però dal 1° gennaio 2016, con lo scopo di semplificare i vari obblighi tributari, tarandoli all'anno solare. Tuttavia, è previsto che dietro semplice richiesta verbale del conduttore questi possa ottenere la consegna dei locali, per abitarli, prima di tale data, dietro pagamento di una “indennità di occupazione” mensile un po' più alta del canone. Tale indennità è imponibile ai fini Irpef e registro o no? Cambierebbe qualcosa se il contratto fosse concordato?

Da L'Esperto Risponde

Ricorrono, nel caso esposto dal lettore, tutti i presupposti giuridici e materiali perché gli importi vadano inevitabilmente considerati come percepiti a titolo di canone di locazione e non di indennità di occupazione. Quest'ultima, infatti, si concretizza ordinariamente nel corso o alla conclusione del rapporto contrattuale e solo nella evenienza in cui il conduttore dell'immobile permanga per qualsivoglia motivo, contro la volontà del locatore, nell'utilizzo dello stesso, privandolo della disponibilità del bene e detenendolo senza titolo. In questa circostanza i corrispettivi assumeranno una funzione risarcitoria con assoggettamento ad imposta di registro del 3%. In ogni altra situazione giuridica, diversa da quella appena compendiata, si configura un rapporto di locazione i cui corrispettivi vanno qualificati ed assoggettati a tassazione ai fini Irpef e dell'imposta di registro (2%). Si rimanda per una più compiuta valutazione della fattispecie alla circolare 43/E del 9 luglio 2007.

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