Condominio

Superbonus, polizze sotto la lente per rispondere dei danni verso i condòmini

Il rischio è trovarsi a rispondere per detrazioni fiscali illegittimamente godute

di Pier Paolo Bosso

Per il committente, proprietario di casa unifamiliare o condomino, il rischio è trovarsi a rispondere per detrazioni fiscali illegittimamente godute o cedute e di dover restituire gli importi non spettanti.

Il tecnico abilitato, poi, oltre ad avere pesanti responsabilità penali se, nelle asseverazioni, espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto o attesta falsamente la congruità delle spese, deve fornire al committente polizze per ogni intervento comportante attestazioni o asseverazioni, con massimale pari agli importi oggetto delle attestazioni o asseverazioni.

Occorre prestare grande attenzione a queste polizze, averne copia e controllarne le garanzie, cioè quale sia il rischio assicurato dalle compagnie. Ma soprattutto capire quanto sia tenuto a pagare il tecnico, quale civilmente responsabile ai sensi di legge, a titolo di risarcimento danni (capitale, interessi e spese), per perdite patrimoniali involontariamente e direttamente cagionate a terzi in conseguenza di errori personalmente commessi nell’espletamento dell’attività di asseverazione e attestazione svolta dall’assicurato in qualità di tecnico abilitato in base all’articolo 119, commi 13 e 14 del Dl 34/2020.

Le coperture possibili (e la cui presenza va verificata con molta attenzione) devono riguardare: a) asseverazione dei requisiti stabiliti dalla legge agli interventi di efficienza energetica ed asseverazione; b) congruità delle spese sostenute per interventi di efficienza energetica (Eco Bonus); c) efficacia degli interventi finalizzati a ridurre il rischio sismico ed attestazione di congruità delle spese sostenute in relazione agli stessi (Sisma Bonus); d) congruità delle spese di restauro delle facciate; e) congruità delle spese di recupero del patrimonio edilizio (Bonus ristrutturazioni); f) danni patrimoniali cagionati a terzi per omissioni o ritardi nelle comunicazioni all’Enea.

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