Condominio

Aumentano gli oneri a carico del committente

di Luca Rollino

Il decreto del ministero della Transizione ecologica previsto dalla legge di Bilancio, stando alle ultime bozze, si applica agli interventi il cui titolo sia presentato successivamente alla sua data di entrata in vigore, prevista 30 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Si può verosimilmente immaginare che, nel periodo transitorio, si scatenerà una corsa alla presentazione della Cilas presso gli uffici tecnici comunali, con evidente peggioramento della qualità progettuale, fortemente accelerata per evitare di ricadere nel nuovo corso legislativo, più vincolante in termini economici.

La struttura del decreto prevede un allegato A, che riporta valori onnicomprensivi per le varie categorie di intervento: all’interno dei valori parametrici sono, infatti, comprese fornitura e posa in opera, smaltimento dei prodotti di cantiere, Iva, spese accessorie e spese professionali. I prezziari regionali e Dei diventano, così, residuali: si applicano solo nel caso di interventi diversi da quelli esplicitamente elencati. La parte eccedente il valore riportato nell’allegato A resta a carico del committente, che deve versarla senza poter fruire di altre agevolazioni.

Varianti al minimo

La categorizzazione delle macro-lavorazioni è molto sintetica, e non tiene conto delle peculiarità operative, territoriali e logistiche dei vari interventi, che possono generare prezzi ben differenti per lavorazioni analoghe collocate in contesti geografici molto distanti. Basti pensare alle differenze che si hanno nell’organizzazione del cantiere e negli approvvigionamenti quando si opera in contesto montano, piuttosto che in una zona di pianura, ben servita da strade e infrastrutture.

Inoltre, stranamente, non vi è una dettagliata parametrizzazione in funzione della fascia climatica: la coibentazione delle superfici opache presenta una differenza di soli 10 euro al metro quadro tra la calda fascia A (per esempio Lampedusa) e la ben più fredda fascia F (come Cuneo), che difficilmente trova un riscontro nella realtà operativa e di mercato. I prezzi riportati, in quanto onnicomprensivi, coprono solo parzialmente il costo reale di mercato: l’allegato A del Dm Mite riporta valori che potrebbero essere rappresentativi solo se al netto di Iva, spese tecniche e opere complementari. Considerando che queste voci incidono tra il 40% e il 50% sul valore finale, a seconda della dimensione del cantiere e del tipo di lavorazione, i valori dell’allegato A incentivano al massimo il 70% dei reali valori di mercato, lasciando un saldo economico a carico della committenza. Il Dm prevede un aggiornamento dei valori dell’allegato A su base annua: si tratta di un lasso di tempo molto lungo, che rischia di essere poco rappresentativo dei valori reali, dato il costante incremento del costo di energia e materie prime.

Gli esempi

Proviamo a immaginare gli effetti immediati del Dm sulla congruità di tre lavori abbastanza comuni:

Copertura inclinata coibentata dall’esterno in Fascia Climatica F: costo comprensivo di opere accessorie ma al netto di Iva, cantierizzazione, spese professionali pari a 270 euro al metro quadro. Costo onnicomprensivo: 450 euro al metro quadro. Costo riportato sull’allegato A: 230 euro al metro quadro;

Parete coibentata esternamente in Fascia Climatica E: costo comprensivo di opere accessorie ma al netto di Iva, cantierizzazione, spese professionali pari a 200 euro al metro quadro. Costo onnicomprensivo: 300 euro al metro quadro. Costo riportato su allegato A: 250 euro al metro quadro;

Infisso in Fascia Climatica E: costo comprensivo di opere accessorie ma al netto di Iva, cantierizzazione, spese professionali variabile da 450 sino a 1000 euro al metro quadro. Costo onnicomprensivo, variabile da 650 sino a 1400 euro al metro quadro. Costo riportato su allegato A: 875 euro al metro quadro.

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