Condominio

Una coibentazione ignifuga con l’utilizzo degli scarti di riso

di M.C.V.

Il cantiere di risanamento è pronto a partire e avrà una peculiarità: per l’isolamento verranno utilizzate le soluzioni naturali prodotte dalla Ricehouse, azienda biellese che usa gli scarti della lavorazione del riso per dare vita a materiali sostenibili per l’edilizia.

Siamo a Galbiate, in Provincia di Lecco. Il progetto di recupero è in fase esecutiva ed è in corso la gara per la selezione dell’azienda: riguarda la riconversione di cinque piccole palazzine (tre da sei unità e due da 12) costruite fra il 1977 e il 1980 in cemento armato e mattoni e oggi in classe energetica D. Completate le opere, si passerà in A4 con un restyling profondo, grazie al sostegno del Superbonus al 110%.

«Un recupero del tutto peculiare – racconta l’architetto Tiziana Monterisi, titolare del progetto e anche fondatrice e ceo di Ricehouse – perché in quelle palazzine io ci sono cresciuta. Il percorso per convincere i condòmini non è stato facile, ma alla fine siamo riusciti a configurare un intervento che va molto oltre i requisiti minimi di legge. Perché il Superbonus ha un senso se sfruttato in questa maniera».

L’intervento

Gli immobili saranno isolati con due tipologie di cappotto: le parti aggettanti con i balconi saranno isolate grazie all’insuflaggio di lolla nei 10 centimetri vuoti dell’intercapedine e con l’aggiunta in esterno di un termointonaco in calce e lolla classificato, ai fini della normativa di prevenzione incendi in A2 «perché l’uso del legante calce – spiega la stessa Monterisi – rende questo materiale completamente ignifugo». Con prestazioni vicine a materiali tradizionalmente performanti, come la lana di roccia, perché «la stessa lolla è classificata BS01, non si può infiammare per autocombustione e se brucia non emette mai fumi tossici». Per le pareti lisce delle palazzine sarà, invece, impiegato un cappotto che ha un elemento strutturale in alluminio insufflato di lolla e chiuso con un pannello in calciosilicato, rasato in calce e lolla. Con la ristrutturazione, sarà inoltre aggiunta una parete ventilata in lolla macinata con pvc riciclato e un trattamento ignifugo di classe A1. «Il risultato – conclude Monterisi – porterà a prestazioni di resistenza al fuoco pari a quelle richieste sopra i 24 metri di altezza, anche se gli immobili sono appena di 12 metri».

Oltre alla coibentazione, sarà sostituita la caldaia a metano del palazzo con una in pompa di calore (lasciando il riscaldamento centralizzato nelle singole unità); sarà installato un impianto fotovoltaico con una potenza di 12 kW, saranno sostituiti i serramenti meno performanti. Il sottotetto non abitabile, i garage e le cantine saranno isolati in paglia.

La spesa

Una spesa di 1,2 milioni sarà coperta quasi interamente dal 110%, eccetto alcune sistemazioni delle aree per una spesa di 1.500 euro a famiglia. Il fabbisogno energetico annuo verrà portato a 15 kWh/mq, pari a un consumo vicino allo zero e nessuno lascerà casa durante i lavori.

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