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La delibera sull’installazione dei contatori dell’acqua individuali

Nel nostro condominio, per il quale non abbiamo un amministratore (5 unità immobiliari, 4 condomini), abbiamo attualmente un unico contatore condominiale dell’acqua potabile. L’acqua potabile viene utilizzata oltre che nelle singole abitazioni anche per l’irrigazione del verde condominiale. In una recente assemblea straordinaria è stato votato il seguente punto all’Odg: Installazione contatori individuali acqua Dl 152 del 3 aprile 2006 e relativa ripartizione consumi. Io non ero presente in assemblea e mi domando se questo punto potrebbe essere approvato con 600 millesimi (io ne ho 400). In caso affermativo tutti i condòmini dovrebbero mettere i contatori individuali? Si tenga tra l’altro presente che per ogni appartamento non c’è un punto solo da cui origina la diramazione delle tubature dell’acqua potabile all’interno dell’appartamento, ma ce ne sono almeno due. In questo caso si mettono due contatori a sottrazione dentro ciascun appartamento? E poi, a chi è affidato il compito di conteggiare i consumi registrati in questi contatori visto che sono all’interno delle unità dei singolo condomini? E che garanzia c’è che non ci siano manomissioni? Questi contatori devono avere delle prerogative definite?

di Rosario Dolce

La domanda

Nel nostro condominio, per il quale non abbiamo un amministratore (5 unità immobiliari, 4 condomini), abbiamo attualmente un unico contatore condominiale dell’acqua potabile. L’acqua potabile viene utilizzata oltre che nelle singole abitazioni anche per l’irrigazione del verde condominiale. In una recente assemblea straordinaria è stato votato il seguente punto all’Odg: Installazione contatori individuali acqua Dl 152 del 3 aprile 2006 e relativa ripartizione consumi. Io non ero presente in assemblea e mi domando se questo punto potrebbe essere approvato con 600 millesimi (io ne ho 400). In caso affermativo tutti i condòmini dovrebbero mettere i contatori individuali? Si tenga tra l’altro presente che per ogni appartamento non c’è un punto solo da cui origina la diramazione delle tubature dell’acqua potabile all’interno dell’appartamento, ma ce ne sono almeno due. In questo caso si mettono due contatori a sottrazione dentro ciascun appartamento? E poi, a chi è affidato il compito di conteggiare i consumi registrati in questi contatori visto che sono all’interno delle unità dei singolo condomini? E che garanzia c’è che non ci siano manomissioni? Questi contatori devono avere delle prerogative definite?

A cura di Smart24 Condominio

Il Dpcm 4 marzo 1996 ha previsto l’obbligo della misurazione dei consumi, richiamando la direttiva comunitaria n. 75/33, la quale qualifica come obbligatoria l’installazione di contatori differenziati per le attività produttive e del settore terziario. Quindi, la decisione di provvedere alla posa del contatore individuale d’acqua per ciascuna sub utenza interna (posta a servizio delle singole unità immobiliari), tramite installazione di singoli contatori e con conseguente addebito in base all’effettivo consumo (in luogo dei millesimi), va valutato, all'interno del condominio, come una decisione non solo è del tutto legittima ma addirittura doverosa.

Questa conclusione si ricava anche dalle sentenze intervenute a definire casi simili a quelli prospettati dal lettore. Ad esempio, per il Tribunale di Milano l’installazione dei contatori individuali dell’acqua non è necessaria l’autorizzazione assembleare e l’eventuale delibera che sia stata comunque adottata è legittima anche ove il regolamento condominiale preveda un diverso criterio di riparto (Sentenza nr 4275 del 3 maggio 2019). L'installazione dei contatori a discarica deve avvenire secondo la regola dell'arte; il fornitore dopo l'installazione provvede anche alla sigillatura, garantendo il relativo corretto funzionamento e l'impossibilità di manometterne la lettura registrata in entrata dei mc di acqua. A tal proposito, la tenuta della contabilità sulla base dei consumi registrati rientra tra le attribuzioni dell'amministratore, e, in genere, sconta il riconoscimento di un compenso a parte rispetto quello ordinario.

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