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Il cappotto termico deve fare i conti con le misure antincendio

Il certificato prevenzione incendi di un’autorimessa di un condominio può pregiudicare (se scaduta) l’accesso ai benifici ecobonus 110%?

di Rosario Dolce

La domanda

Il certificato prevenzione incendi di un’autorimessa di un condominio può pregiudicare (se scaduta) l’accesso ai benifici ecobonus 110%?

A cura di Smart24 Condomin io

La progettazione del cappotto termico sulla facciata condominiale importa anche la valutazione sulle cosiddette misure di protezione passiva derivanti dal Decreto Ministeriale (DM) dell'Interno del 25 gennaio 2019, con il quale sono state aggiornate ed integrate le norme tecniche degli edifici di civile abitazione, risalenti al 1987.

Il DM Interno, andato in vigore il 6 maggio 2019, obbliga i progettisti a prestare la massima attenzione alla sicurezza antincendio delle facciate dei condomìni soggetti ai controlli di prevenzione incendi. L'altezza antincendi dell'edificio è definita dal decreto ministeriale 30 novembre 1983, quale altezza massima misurata dal livello inferiore dell'apertura più alta dell'ultimo piano e/o agibile, escluse quelle dei vani tecnici, al livello del piano esterno più basso.

La ratio che sta alla base della definizione è legata alla possibilità di effettuare il soccorso tecnico urgente dall'esterno dell'edificio, restando inteso che dall'accesso esterno possano essere raggiungibili, con un percorso interno, i vari locali dell'edificio. Si tratta di un onere che riguarda gli edifici di nuova costruzione, ma anche gli interventi sull'esistente che comportano il rifacimento di oltre la metà della superficie complessiva delle facciate. In particolare, essi saranno tenuti ad assicurare che, nel caso dovesse scoppiare un incendio originato dal cappotto termico:
(i) le fiamme non si propaghino poi all'interno dell'edificio, o lo facciano limitatamente;
ii) l'incendio non vada a compromettere le compartimentazioni antincendio;
(iii) Le fiamme non facciano crollare parti della facciata, creando un pericolo per soccorritori e passanti.

La realizzazione, dunque, degli interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali, praticati su almeno un quarto della superficie disperdente lorda dell'edificio, che beneficiano del maxi-incentivo introdotto dal Dl Rilancio (Dl 34 del 2020) e hanno il potere di innalzare al 110% l'aliquota di altri interventi agevolati, non possono che fare i “conti” anche con tali misure pregiudiziali e adeguare il progetto al relativo rispetto, a seconda della strutturazione dell'edificio condominiale. Resta inteso che la presenza di un'autorimessa con CPI importerà anche l'adozione di ulteriori accorgimenti si sorta.

Il Certificato di prevenzione incendi, in particolare, è rilasciato dal competente comando provinciale dei vigili del fuoco, su istanza dei soggetti responsabili delle attività interessate, a conclusione di un procedimento che comprende il preventivo esame è il parere di conformità sui progetti, finalizzato l'accertamento della rispondenza dei progetti stessi alla normativa di prevenzione incendi e l'effettuazione di visite tecniche, finalizzata a valutare direttamente i fattori di rischio e da verificare la rispondenza delle attività la normativa di prevenzione incendi e l'attuazione delle prescrizioni e degli obblighi a carico dei soggetti responsabili delle attività medesime.

Resta fermo quanto previsto dalle prescrizioni in materia di prevenzione incendi a carico dei soggetti responsabili dell'attività ed è a carico dei soggetti responsabili dei progetti e della documentazione tecnica richiesta (cfr, articolo 16, comma 2, Decreto legislativo n. 139 dell'08 marzo 2006). I responsabili dell'attività sono poi tenuti ad inviare ad inviare l'attestazione di rinnovo periodico di conformità antincendio virgola che consiste in una dichiarazione attestante l'assenza di variazione alle condizioni di sicurezza antincendio.

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