«Mero coordinamento» senza 110%
L’agenzia delle Entrate torna sulla questione general contractor con la risposta 261 a un interpello del contribuente, pubblicata ieri. La situazione è quella di un GC che offre, con sconto in fattura, sia il servizio di fornitura e posa in opera degli interventi di riqualificazione energetica sia la progettazione dell’opera, che viene svolta da professionisti abilitati in parte dipendenti del GC e in parte sono collaboratori o società terze, e tutti i servizi professionali (Ape, asseverazioni, visto di conformità, eccetera), operando secondo lo schema giuridico del mandato senza rappresentanza e pagando, per conto del committente, le prestazioni professionali e riaddebitandogliele senza sovrapprezzo.
Quindi, per l’Agenzia, «si determina il medesimo fenomeno che caratterizza l’affidamento in subappalto della realizzazione degli interventi, seppur senza la previsione di alcun margine attribuito a GC in relazione alle prestazioni professionali». Le Entrate precisano che l’eventuale corrispettivo corrisposto al “contraente generale” per l’attività di «mero» coordinamento è comunque esclusa dal 110%.
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