Condominio

Responsabile di tentato furto chi viene sorpreso all’ interno della recinzione che circonda l’edificio

Il tentativo di asportazione illegittima di beni può ritenersi provato sulla base di un esame complessivo della situazione di fatto

di Andrea Magagnoli

E' evidente la responsabilità per il reato di tentato furto di chi s' introduca illegittimamente all'interno della recinzione condominiale. Lo afferma la Cassazione con la sentenza 34846/2020 depositata il giorno 7 dicembre 2020.

La vicenda
Il caso di specie trae origine da una sentenza di condanna per il reato di tentato furto di un soggetto extracomunitario, al quale era stato contestato di avere tentato di introdursi in un appartamento al fine di asportare illegittimamente beni di proprietà altrui.Si difendeva l' imputato eccependo l'illeggittimità della decisione, rappresentando la perfetta liceità del suo ingresso dovuto ad una visita di cortesia ad un conoscente che in precedenza aveva acquistato un immobile presente nel complesso condominiale.Ad avviso del legale dell'imputato infatti la decisione dei giudici di merito, si presentava come illegittima data la carenza nella motivazione per quel che riguardava le modalità di valutazione della prova.

Secondo quanto si legge nell' atto introduttivo del presente giudizio, infatti i giudici della Corte di appello avrebbero omesso di motivare correttamente la condanna dell'imputato, valutando in maniera sommaria la situazione di fatto, che se correttamente esaminata avrebbe senza dubbio portato ad un sentenza assolutoria dell' imputato. Il procedimento dopo avere compiuto il proprio corso veniva deciso da parte dei giudici della corte Suprema con il provvedimento qui in commento.

La decisione e le motivazioni della condanna
La posizione dell'imputato viene ritenuta infondata sulla base di un esame delle funzioni che l' 'ordinamento riserva alla corte di Cassazione.Ad avviso dei giudici infatti il motivo rappresentato da parte del difensore dell imputato, fondato sulla carente motivazione circa la valutazione delle prove raccolte nel corso del giudizio di merito si appalesa come del tutto infondato.Osservano i giudici della corte Suprema nella motivazione del provvedimento qui in commento, come la motivazione si presenti indiscutibilmente esauriente ed idonea a dare conto della modalità utilizzate per la valutazione delle prove poste a fondamento della sentenza di condanna dell 'imputato.

La motivazione precisano gli ermellini come si presenti ad avviso congrua e legittima.Il fatto consistente nel tentativo di asportazione illegittima di beni di proprietà che aveva determinato la condanna per furto può ritenersi provato sulla base di un esame complessivo della situazione di fatto, ed in particolare della posizione assunta dall'imputato al momento in cui era stato identificato.Quest' ultimo infatti al momento dell' identificazione si trovava all' interno di uno spazio di esclusiva pertinenza condominiale ed in particolare oltre la recinzione che circondava il predetto spazio segno evidente della volontà d' inoltrarsi senza alcun titolo all' interno di uno area di pertinenza privata.

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