Condominio

Lavori aggiuntivi per 5,6 miliardi, sulla proroga battaglia nel governo

di G.Sa.

Il rapporto Cresme-Camera dei deputati presentato ieri stima in 5,6 miliardi di lavori aggiuntivi l’effetto positivo derivante da una proroga al 2022 del termine per il Superbonus 110%: senza proroga i lavori nel 2021 sarebbero di 2,4 miliardi; con la proroga ammonterebbero a 1,6 miliardi nel 2021 e a 6,4 aggiuntivi nel 2022 (si veda anche l’articolo a fianco). Basta questo dato per ravvivare la discussione che ha già caratterizzato l’approvazione del disegno di legge di bilancio in Consiglio dei ministri fra chi - capofila il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro - chiede di inserire subito nella manovra la proroga del Superbonus al 2024, come previsto all’unanimità dal Parlamento, e chi - soprattutto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri - si dice sì favorevole alla proroga, ma utilizzando i fondi europei del Recovery Plan, per evitare un impatto troppo forte sui conti italiani. La cosa si può però vedere da un’altra angolazione: la discussione riguarda in realtà la possibilità di attingere al fondo rotativo con cui il ministero dell’Economia gestirà le anticipazioni del Recovery Fund europeo. Questa anticipazione è stata già prevista per altre misure come decontribuzione Sud e Transizione 4.0. Dalla questione si tornerà a parlare, a breve, sarà il nodo principale del passaggio in Parlamento della manovra.

Anche una larghissima parte del Pd è per una proroga subito, come conferma la presidente della commissione Ambiente della Camera, Alessia Rotta: «Il superbonus - ha detto - ha un doppio valore positivo: da una parte migliora la qualità dell'ambiente rendendo le nostre abitazioni meno energivore e più sicure e dall'altra alimenta la crescita. Per questo va ampliato e prolungato».
Anche l’opposizione chiede l’inserimento della proroga del Superbonus già nella legge di bilancio. E utilizza i dati presentati ieri per rilanciare la polemica. Il senatore leghista Paolo Arrigoni: «Se fosse confermato il numero di 193 interventi presentati e ammessi al Superbonus dal mese di maggio, comunicato dal ministro Patuanelli, allora si certificherebbe che l’unico risultato ottenuto con questo meccanismo, ad oggi, è stato quello di bloccare il settore edilizio. Serve prorogare con urgenza la misura, semplificarla ed estendere la platea dei beneficiari. La Lega lo sostiene fin dall’inizio e ha pronto un pacchetto di emendamenti per la legge di bilancio 2021».

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