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Certificato di idoneità statica a Milano, la proroga c’è?

Leggo sul Sole 24 Ore del 24 settembre 2020 che il Certificato di idoneità statica (Cis) a Milano è stato prorogato al 16 febbraio 2021 come da comunicazione di Assoedilizia. Leggendo la determinazione dirigenziale dd6063 del 2 settembre u.s. del Comune di Milano «sospensione e differimento dei termini dl cui all'art. 11 comma 6 del regolamento edilizio e all'art. 52 comma 12 del piano delle regole (pdr) del piano dl governo del territorio (pgt). determina», il temine finale del 16 febbraio 2021 per la presentazione del Certificato di Idoneità Statica di cui all'artt. 11. comma 6 del Regolamento Edilizio è prorogato per tutto il tempo occorrente all'Amministrazione Comunale per il reperimento degli atti e dei documenti necessari per l'analisi degli stati di fatto, come risultante dal confronto tra la data di protocollazione della richiesta degli stessi atti e documenti e la data di loro messa a disposizione al richiedente» credo che la scadenza sia stata prorogata anche se non ho capito bene i termini e quindi la comunicazione Assoedilizia a mio avviso non è corretta. Potrei avere delucidazioni in merito?

di Rosario Dolce

A cura di Smart24 Condominio

L'obbligo di dotarsi del Cis (Certificato di idoneità statica) per tutti gli edifici milanesi con più di 50 anni e senza certificato di collaudo statico è slittato di un altro trimestre al 16 febbraio 2021, giusta determinazione del Direttore dello Sportello Unico per l'Edilizia (– Atto n. DD 6063 del 2 settembre 2020 – che segue la delibera del Consiglio comunale di Milano del 16 ottobre 2019).

Le proroghe a cui stiamo assistendo si sono rese necessarie anche per problematiche di carattere giuridico/amministrativo, riguardanti l'esatta definizione sulla portata del provvedimento in esame.

In effetti, la Regione Lombardia, con delibera di Giunta n. XI/695 del 2018 ha recepito il Regolamento Edilizio-tipo di fonte statale, ma ha anche aggiunto delle previsioni proprie come quella con la quale è stato stabilito che «nel caso di mancato rilascio di tale certificazione nei limiti temporali previsti viene meno l'agibilità dell'edificio o delle parti di questo non certificate. In caso di compravendita i notai dovranno allegare la certificazioni dall'atto di vendita». Lo stesso regolamento prevede addirittura l'obbligo di allegare il Cis al rogito notarile. Entrambi gli aspetti sono stati e sono oggetto di contestazione da parte delle associazioni categorie, in quanto non sembrano conformi ai principi ispiratori che dovevano governare la redazione dello stesso regolamento locale.

Rimane comunque il problema del reperimento di tutti gli atti di fabbrica e dei procedimenti di assentibilità degli interventi successivi alla costruzione, in assenza dei quali il tecnico delegato a certificare non si assumerà la responsabilità di procedere. Anche se una soluzione, in mancanza assoluta dei documenti, sia presso i proprietari che presso il Comune, potrebbe essere quella di fare perizie giurate dopo i rilievi con asseverazione da parte del professionista. In ogni caso, la scadenza resta in vigore, e, in quanto tale, seppure più volte postergata, rimane ferma al 16 febbraio 2021 per gli edifici con oltre 50 anni di età ma già in possesso del certificato di collaudo statico.

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