Condominio

L’amministratore per presentare querela ha bisogno di essere autorizzato da delibera

Quale mandatario dei condomini è gestore dei beni comuni: interessati alla querela per un’ eventuale offesa degli stessi sono dunque solo i condomini.

di Giulio Benedetti

L'amministratore condominiale amministra il denaro altrui e non ne può disporre nel processo penale a suo piacimento, neppure per ottenere una condanna , nell'interesse del condominio, del suo predecessore per appropriazione indebita. L'articolo 1130 Codice civile prevede che l'amministratore debba eseguire le deliberazioni dell'assemblea condominiale , comprese quelle che prevedano la presentazione di una querela per denunciare reati commessi in danno del condominio.

La rappresentanza in giudizio
L'articolo 1131, comma primo, Codice civile afferma che l'amministratore , nei limiti delle attribuzioni dell'articolo precedente o dei maggiori poteri conferitigli dal regolamento di condominio o dall'assemblea, ha la rappresentanza dei partecipanti e può stare in giudizio sia contro i condòmini che contro i terzi.

L’amministratore condannato
L'articolo 120 Codice penale prevede che ogni persona offesa da un reato per cui non debba procedersi di ufficio ha il diritto di querela per tutelare un proprio diritto personale (relativo la suo patrimonio , alla sua onorabilità, alla sua integrità personale). Ma se l'assemblea non approva la presentazione della querela, l'amministratore può presentarla ugualmente? La risposta negativa è stata data dalla Cassazione (ordinanza 18760/2020) che ha dichiarato inammissibile il ricorso di un amministratore condominiale e lo ha condannato a pagare euro tremila alla Cassa delle ammende.

I fatti
Il caso trattato riguardava un ricorso contro una sentenza del Tribunale che dichiarava non doversi procedere , nei confronti del precedente amministratore , imputato del reato di appropriazione indebita , perché l'azione penale non doveva essere iniziata. Il ricorrente , nella sua qualità di amministratore del condominio , costituitosi parte civile, chiedeva l'annullamento della sentenza per violazione di legge e per il vizio motivazionale , in quanto non riconosceva il diritto dell'amministratore a presentare la querela per conto del condominio.

Non c’era interesse a procedere
La Cassazione dichiarava l'inammissibilità del ricorso per carenza di interesse , ai sensi dell'articolo 591 Codice di procedura penale. Le Sezioni Unite hanno stabilito che la parte civile è priva di interesse a proporre impugnazione contro la sentenza di proscioglimento dell'imputato , per l'improcedibilità dell'azione penale dovuta al difetto della querela , poiché la sentenza ha un carattere processuale e non provoca danno al proponente che voglia poi procedere con l'azione civile.

La querela è espressione di una volontà assembleare
Infatti il condominio, nonostante la sentenza di proscioglimento , con una successiva delibera, può autorizzare l'amministratore a promuove un'azione di risarcimento del danno nei confronti del precedente amministratore. Invero il condominio è uno strumento di gestione degli interessi comuni e l'espressione della volontà di presentare una querela è rappresentato dall'assemblea.

L’amministratore è gestore dei beni comuni
La querela è poi necessaria a seguito dell'entrata in vigore degli articoli 10 e 12 del Dlgs 36/2018 e l'amministratore esplica , come mandatario dei condòmini , soltanto le funzioni esecutive , amministrative , di gestione e di tutela dei beni e servizi attribuitigli dalla legge , dal codice civile, dal regolamento condominiale. Lo strumento per l ’esercizio pieno di tali poteri, ai sensi degli articoli 1130 e 1131 , comma primo , Codice civile è costituito dalla deliberazione assembleare e nella sua esecuzione l'amministratore ha la rappresentanza dei condòmini e può agire in giudizio in nome e per conto del condominio.

Anche quando riguarda un fatto lesivo del patrimonio condominiale la querela non rientra tra gli atti ordinari di gestione dei beni e di conservazione dei diritti inerenti alle parti comuni dell'edificio . Inoltre deve escludersi che in assenza dello specifico mandato , previsto dagli articoli 122 e 336 Codice procedura penale, il diritto di proporre la querela possa proporsi da persona diversa dal suo titolare. La querela infatti è un presupposto per la validità della promozione dell'azione penale, non è un mezzo di cautela processuale o sostanziale, e il relativo diritto compete in via strettamente personale alla persona offesa dal reato.

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