Condominio

Locale pubblico rumoroso: è il gestore il responsabile del disturbo ai condomini

È tenuto infatti a controllare che le condotte dei suoi clienti non provochino danni anche un gruppo ristretto di persone

di Giovanni Iaria

La presenza di locali pubblici all'interno o nelle vicinanze di edifici condominiali è spesso, soprattutto nel periodo estivo, oggetto di discordia e controversie tra i condòmini e i gestori dei locali per gli schiamazzi ed i rumori provocati dai clienti di questi ultimi. In questi casi chi è il responsabile per i danni provocati ai condòmini? Quando è configurabile il reato di disturbo della quiete pubblica? Sulla questione si è pronunciata di recente la terza sezione penale della Cassazione con la sentenza 17483, pubblicata il 9 giugno 2020.

I fatti
Nella fattispecie esaminata, il legale rappresentante della società che gestiva un esercizio pubblico veniva condannato dal Tribunale penale, a seguito degli schiamazzi e dei rumori provocati dai frequentatori del locale, alla pena di un'ammenda e al risarcimento del danno a favore di una condòmina, costituitasi parte civile, per il reato di cui all'articolo 659 del Codice penale (disturbo delle occupazioni e del disturbo delle persone) secondo il quale «Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a euro 309».

Il ricorso alla Suprema corte
La sentenza del Tribunale veniva impugnata innanzi alla Cassazione dall'imputato il quale deduceva, fra l'altro, che molte delle emissioni di rumore provenivano dai clienti delle altre attività commerciali aperte nelle ore serali e notturne, e che, in ogni caso, non vi era stato nessun omesso controllo da parte sua nei confronti dei clienti che si trovavano all'esterno del locale.

La Cassazione, dopo aver ricordato che ai fini della configurabilità del reato contravvenzionale previsto dall'articolo 659 del Codice penale è sufficiente che i rumori siano idonei ad arrecare disturbo ad un gruppo indeterminato di persone, anche se raccolte in un ambito ristretto come un condominio, ha dichiarato inammissibile il ricorso e confermato la sentenza di condanna emessa dal Tribunale.

Chi è il responsabile
Per il reato di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, hanno concluso i giudici di legittimità, risponde il gestore di un pubblico esercizio che non impedisce ai clienti in sosta davanti al locale di provocare schiamazzi e rumori anche nelle ore notturne, avendo egli l'obbligo giuridico di controllare, anche opponendosi o rivolgendosi alle autorità, che la frequenza del locale da parte dei clienti possa sfociare in condotte che contrastino con le norme poste a tutela dell'ordine e della tranquillità pubblica.

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