Condominio

Le Associazioni: ecobonus occasione importante, dubbi sulla proroga assemblee

Sulla scadenza però secondo alcuni è necessaria una proroga considerando lo stop alle assemblee. Centro Studio Anaci al lavoro su ipotesi di ripartenza delle riunioni condominiali

di Annarita D’Ambrosio

Unanime plauso delle associazioni di categoria degli amministratori di condominio all’ecobonus 110%, con alcuni distinguo. Se è vero che la ripartenza del paese passa dagli incentivi all’immobiliare pesa l’impossibilità di convocare le assemblee condominiali, se non in forma telematica.

Anaci: lavorare ad una rapida ripartenza
C’è chi chiede una proroga della scadenza del beneficio previsto dal Dl Rilancio, c’è chi come il presidente Anaci Francesco Burrelli evidenzia invece le buone intenzioni del legislatore proprio nella predisposizione di un termine non troppo lontano nel tempo. «Si presentavano due possibilità - ci spiega Burrelli - far ripartire subito l'economia dall'immobiliare oppure dare questa opportunità ma concedendo anche il tempo necessario per una riflessione. È stata scelta giustamente la prima strada, segno che si vuole far partire subito l’intera filiera. La previsione di una scadenza molto lunga , avrebbe fatto ripartire nei prossimi mesi solo pochi cantieri ed il rallentamento non avrebbe giovato».

E lo scoglio assembleare, visto che le riunioni restano possibili solo da remoto? Anche in questo caso la posizione del presidente Anaci è chiara. «Tre gli aspetti da valutare: giuridico, informatico e legato al consenso da parte dei condomini - ci spiega Burrelli - Posso fare l’assemblea telematica solo se riesco a coinvolgere tutti i condòmini, ma anche in virtù del luogo fisico imposto dall’articolo 66 e volendo considerare le previsioni del successivo articolo 67 disposizioni attuative Codice civile, entrambi norme inderogabili. Io posso convocare l’assemblea, valutare nel luogo fisico quante persone in media vi abbiano preso parte le precedenti volte e chiedere alle altre di partecipare a mezzo delega o anche a mezzo computer, sempre nel rispetto delle disposizioni di legge. Il pc, strumento importante, ma non sempre disponibile a tutti»

Altro tema il presidente e segretario dell’assemblea che potrebbero essere distanti. «La firma elettronica ha un costo - precisa Burrelli - ma ci sono possibilità di invio telematico per sopperire a questo. Infine l’assemblea andrà registrata, sempre. Per evitare contestazioni». Assemblee miste dunque in estrema sintesi nel prossimo futuro secondo Burrelli, per il quale resta prioritaria la ripartenza a cui - ci anticipa - sta lavorando il Centro Studi Anaci, consapevole che l’associazione sarà rigorosa nel rispetto delle leggi.

Sif Italia: scadenza ecobonus nel 2023
Se Anaci dunque guarda alla ripresa in tempi brevi, più tempo per l’ecobonus chiedono al governo alcune associazioni di categoria. Di una farsa parla senza mezzi termini, Luca Ruffino, amministratore delegato di Sif Italia, società milanese che amministra oltre 75mila unità immobiliari. Sono due le perplessità che ci sottolinea: « il termine del 31 dicembre 2021 è irrealizzabile - dice - Le prime assemblee potranno tenersi non prima di fine settembre, inizi ottobre, considerando il decorso dei 30 giorni per eventuali impugnazioni delle delibere, la validazione delle stesse non avverrebbe prima di novembre. A dicembre sarà difficile aprire i cantieri, come a gennaio. Restano pochi mesi dunque, sempre che a settembre si riesca a riunirsi per decidere».

Più amara la seconda considerazione. «Sembra impossibile - aggiunge Ruffino - che in un vagone della metropolitana ci siano 20 persone contemporaneamente e che non si riesca a riunire assemblee condominiali dove i partecipanti sono anche meno di 20, in alcuni casi». Ruffino sottolinea che le decisioni sui lavori da fare nei condomini non potranno che essere condizionate dallo «choc economico che molte famiglie e molte imprese stanno subendo. Nessuna impresa edile potrà assorbire molti cantieri contemporaneamente». Per questo suggerisce un rinvio almeno a fine 2022, o addirittura 2023 , ricordando che «l’incentivo si presenta sulla carta come molto positivo: potrebbe riguardare potenzialmente 30 milioni di cittadini residenti in circa 1,2 milioni di condomìni».

Unai: l’amministrare deve poter lavorare
Chiarezza sulle convocazioni assembleari sollecita anche Unai, l’Unione nazionale amministratori di immobili. Il presidente nazionale Unai, Rosario Calabrese, definisce positivo in sè il provvedimento, ma anche lui sottolinea l’importanza di poter riunire le assemblee per deliberare i lavori che danno accesso al beneficio .« L’aver prorogato l’attività dell’amministratore in questi giorni di emergenza - dice - non può non essere seguita da interventi che gli consentano effettivamente di operare. Oggi è l’amministratore che è chiamato ad accertarsi che i condomini possano partecipare ad una assemblea telematica, sua sarà dunque la responsabilità in caso di impugnazioni e questo rende sconveniente ogni tipo di convocazione in remoto. È necessaria perciò una norma che chiarisca semplicemente che si può tenere un’assemblea condominiale in forma telematica. Tanto basta a sollevare l’amministratore da una responsabilità al momento troppo gravosa». Quanto ai tempi dell’ecobonus anche Calabrese precisa che appaltare i lavori prevederà una serie di assemblee e molti mesi dunque.

Plauso Anammi per proroga mandato amministratore
Positiva sul Dl Rilancio la reazione del presidente dell'Anammi Giuseppe Bica che più che sull’ecobus si focalizza sulla proroga per il mandato dell'amministratore e per l'approvazione del rendiconto condominiale. «Apprezziamo gli interventi - scrive Bica - perché, come tutti i professionisti ben sanno, organizzare un'assemblea di condominio in questo momento storico, anche ricorrendo alle moderne tecnologie, presenta numerose criticità, sia tecniche sia giuridiche”.

Chiede una proroga l’Anapic, ritiene congrua la scadenza Abiconf
Di incongruità nel provvedimento assunto nel Dl Rilancio parla Anapic che chiede una proroga dei termnini di scadenza dell’ecobonus al 2022. «È a tutti ben noto - scrive la presidente Lucia Rizzi - che i lavori a cui si riferisce il decreto sono tutti di lunga programmazione». Per Andrea Tolomelli Presidente Abiconf, invece va incontro alle richiesta dell’associazione sia la modifica dell'articolo 1130 Codice civile n° 10 sul differimento del termine per la convocazione dell'assemblea per l'approvazione del rendiconto condominiale, sia il termine del 31 dicembre 2021 per l’ecobonus.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©