In Piemonte attività professionale a maglie strette

Lo svolgimento dell'attività di amministratore condominiale durante il periodo dell'emergenza deve compiersi, in linea di massima, con l'attività a distanza , mediante i mezzi di comunicazione elettronica .

È questa la conclusione della Regione Piemonte con il decreto n. 34 del 21 marzo 2020 contenente i chiarimenti di interesse generale. Il decreto, al punto 19, riguarda la chiusura degli studi professionali, salvo l'utilizzo del lavoro agile, e consente lo svolgimento delle attività indifferibili ed urgenti o sottoposte a termini perentori di a scadenza.

La Regione Piemonte precisa che lo strumento principale per lo svolgimento dell'attività professionale è quello del lavoro agile, salvo il caso in cui lo stesso non permetta di rispettare la scadenza dei termini perentori. Tali scadenze sono quelle che i vari Dpcm non hanno prorogato o hanno prorogato entro la scadenza del 3.4. come disposto dal Dpcm del 22 marzo 2020 .

Le cautele
Secondo il decreto della Regione Piemonte le operazioni che i professionisti potranno compiere sono le seguenti :
* i titolari , i collaboratori e i dipendenti in smart - working potranno recarsi negli studi professionali e trattenersi per il solo tempo necessario per il ritiro e la consegna dei documenti;
* i professionisti non possono incontrare i propri clienti negli studi se non nel caso di assoluta necessità e devono privilegiare la consulenza mediante gli strumenti di comunicazione a distanza ;
* le attività indifferibili ed urgenti sono individuate sulla base della valutazione del professionista, nel rispetto degli obblighi di prevenzione dal contagio previsti dalla normativa vigente ;
* il professionista può recarsi presso gli uffici postali al fine dell'invio o del ritiro della corrispondenza;
* gli amministratori di condominio possono svolgere le attività indifferibili ed urgenti per la gestione ed il controllo del patrimonio immobiliare amministrato.