Condominio

Solidarietà in condominio e ordinanze al tempo della pandemia: come agire?

No alla caccia alle streghe. Le denunce dei trasgressori possono trasformarsi in un boomerang

di Federica Riccardi (Presidente di Garante Condominio)

Tempi di pandemia, tempi di emergenza e solidarietà, anche in condominio. Oggi più che mai il vicino è simpatico. Scrive di più sul gruppo di whatsapp, è più socievole, non si lamenta tanto per il suono della chitarra o se il dirimpettaio ascolta la radio ad alto volume. Sembra essersi trovata una certa tolleranza.

La denuncia di chi esce di casa
Se al supermercato si incontra il vicino e lo si saluta. Siamo più solidali. Sembra. Ed ecco che in questo scenario dai collaterali paradossalmente e drammaticammente idilliaci avanza una nuvola grigia, molto minacciosa: l'ondata di ordinanze che invitano le persone a denunciare ''i trasgressori''.L'invito che gira attraverso media e social a segnalare o denunciare le persone che trasgrediscono alle misure preventive per il Covid 19.

Quell'invito si riferisce alle decisioni delle istituzioni nazionali o locali. Nella fretta di emanare una serie di misure – necessarie e giuste- la precisione dei termini di queste misure e la considerazione delle ripercussioni della attuazione maldestra delle stesse talvolta può passare in secondo ordine.

Un esempio concreto
Domattina scendo di casa, percorro il parco in cui vivo per andare a fare la spesa. Mi fermo ad allacciarmi le scarpe. Il mio vicino di casa mi vede dalla finestra. Non avendo approfondito molto le misure di sicurezza e non avendo molto bene recepito le ordinanze, essendo anche terrorizzato dall'emergenza ed essendo anche un solerte cittadino, vedendomi nel parco mi fa una foto, un video e poi chiama l'Asl ( o i Carabinieri o la Polizia) .

E mi denuncia per aver trasgredito. Io intanto, che ho finito di allacciarmi le scarpe, mi alzo, lo vedo affacciato, lo saluto sorridendogli e me ne vado a fare la spesa. Tornando, trovo una volante che mi aspetta all'ingresso del parco. Superata bonariamente la cosa, provvista della mia autocertificazione, torno a casa e molto infastidita dall'accaduto mi ricordo di aver visto il vicino affacciato. Era l'unico affacciato.

Forse mi ha segnalato lui? E allora non c'è da fidarsi neanche di chi la sera prima nel gruppo whatsapp incitava tutti ad uscire sul proprio balcone e cantare l'inno di Italia ?

Prendiamo questa scenetta e ripetiamola per tutti i condominii di Italia. Bene. Adesso, prendiamo queste denunce seguite da fastidio e diffidenza reciproca e consideriamo il tutto in un clima di nervosismo e tensione per la situazione sanitaria, economica, sociale che riguarda il paese.

Aggiungiamoci i 10 giorni di isolamento in cui tutta l'Italia reclusa in casa è a livelli di cortisolo altissimi e con i nervi usurati dalla clausura. Il rigore serve. Per forza. Abbiamo bisogno di regole certamente e abbiamo bisogno di essere tutelati da quei comportamenti irrispettosi e leggeri che possono mettere in pericolo le nostre vite. Il rigore però deve essere accompagnato dalla chiarezza.

La richiesta di c hiarezza
In quanto cittadina io ho bisogno di sapere quali sono le discriminanti che mi obbligano a contattare le autorità competenti se vedo un trasgressore. Devo essere informata sui comportamenti che mi mettono a rischio ed educata a riconoscere quelli che invece non sono passibili di denuncia. Da cittadina mi aspetto che le istituzioni facciano di tutto per creare un clima di solidarietà reciproca tra persone prossime ( chi è più prossimo a noi che non il nostro vicino di casa?) e non si crei una confusione che dia vita ad una stupida e inutile caccia alle streghe.

Quali sono i rischi della mancanza di chiarezza delle ordinanze? Quale è il pericolo se ognuno non impone a se stesso lo sforzo di usare coscienza, intelligenza e giudizio invece di seguire un dettame che per molti versi arriva a noi attarverso post sui social, voci di corridoio o ''per approssimazione''?

I rischi sono vari. Il primo,quello più probabile è che, in maniera direttamente proporzionale all'incremento della tensione generale, ci sia una impennata di denuncia selvaggia che intaserà le linee e metterà in confusione non solo l'Asl, destinataria designata della comunicazione della segnalazione, ma anche le forze dell'ordine.

I rischi che si corrono
Di conseguenza, ci sarà un effetto ''Al lupo, al lupo'', si diluirà quindi l'attenzione alle segnalazioni il che comporterà la possibilità che alcune denunce, magari quelle di atti realmente trasgressivi e pericolosi, vengano ignorate.

A ciò si aggiunga la diminuzione della fiducia reciproca, che in questo momento sembra essere ciò che rende l'Italia unita. E questo non giova al clima.

Ancora, se le cose non dovessero risolversi presto e la crisi dovesse portarci a stare ancora a lungo a casa, preoccupati da difficoltà economiche, personali, nervosismi ed oltre, è naturale che i livelli di stress salgano. E che il litigio diventi all'ordine del giorno trasformandosi in rissa o peggio, unica valcola di sfogo in quello che appare uno scenario surreale.

Le tante domande senza risposte
Ma poi: se chiamo l'Asl, sono autorizzato a conservare e condividere fotografie che ritraggano altre persone? Ho l'autorità per denunciare una trasgressione se non ne sono certo, dato che non conosco il motivo per cui quella persona è in strada? Posso fare nomi e cognomi? Quali sono le ripercussioni che mi si abbatteranno contro se violerò la privacy? Sono passibile di controdenuncia? La denuncia è anonima? Molti quesiti, che le istituzioni non hanno avuto il tempo di risolvere nelle ordinanze.

La nostra lettera alle istituzioni
Abbiamo chiesto spiegazioni alle stesse autorità attraverso lettera raccomandata per fornire chiarimenti ai nostri condomini.Ovviamente, ci tengo a precisarlo con forza e convinzione, siamo pienamente consapevoli che tutti gli attori di questo governo e delle infrastrutture sono coinvolti ai massimi livelli. E' una situazione di emergenza e tutti siamo chiamati a fare il possibile e di più.

In un momento in cui ogni certezza ha il peso di una piuma, in uno squarcio di storia che ci cambierà per sempre e che ci insegna la nostra vera natura, mai come adesso c'è bisogno di collaborazione. Umiltà. Flessibilità. Concretezza.Nessuna gogna, nessuna caccia alle streghe. No al sospetto. Certamente indicazioni, certamente istruzioni, certamente rigore e spiegazioni. Da questa situazione possiamo uscirne migliori. Tutti.

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