Strada privata trafficata e cartelli di passo carrabile per i box che si affacciano
Dalla piazza principale del Comune si dirama una strada della lunghezza di circa 100 ml. di cui 70 ml. di proprietà pubblica e 30 ml. di proprietà privata. Tale parte privata è sempre stata aperta al pubblico (pedonale e carrabile) senza alcuna opposizione da parte dei proprietari ed a conferma di ciò il Comune ha più volte sostenuto le spese per i lavori di asfaltatura dell'intera strada. Il Comune ha inoltre provveduto ad installare a proprie spese uno specchio parabolico nella porzione di strada privata su cui si affacciano alcuni caseggiati; tale installazione si è resa necessaria a causa del traffico veicolare che rende pericoloso il transito dei residenti nei palazzi che si affacciano sulla strada stessa. Preciso inoltre che al piano terra dei caseggiati prospicienti la porzione privata sono presenti magazzini e box e che i numeri civici neri (abitazione) e rossi (magazzini e box) che insistono sulla parte privata all'anagrafe comunale hanno indirizzo della via pubblica e non come via privata. Quanto sopra premesso si chiede se i proprietari dei box e magazzini insistenti sulla porzione di strada privata possono richiedere ed ottenere dal Comune il rilascio dell'autorizzazione al passo carrabile.
A cura di Smart24 Condominio
Ai sensi dell'art. 22 del Codice della Strada e degli artt. 44 ss. del relativo Regolamento di Attuazione, si definisce come “passo carrabile” – od anche “passo carraio” – qualsiasi accesso che prevede il passaggio di un veicolo da una strada ad uso pubblico ad un'area privata, fisicamente delimitata ed idonea allo stazionamento o alla circolazione dei veicoli.
In particolare, è definibile come strada ad uso pubblico una strada che non è di proprietà del Comune, ma che tuttavia è soggetta all'uso pubblico, da parte di una collettività, derivante “o dall'inserimento della strada medesima, per volontà del proprietario e dell'Amministrazione, nella rete viaria comunale, come può accedere in occasione di convenzioni urbanistiche, di nuove edificazioni o di espropriazioni; ovvero per effetto di un immemorabile uso pubblico, inteso come comportamento della collettività, verificatosi in epoca remota e imprecisabile, contrassegnato dalla convinzione - pure essa palesata da una situazione dei luoghi che non consente di distinguere la strada in questione da una qualsiasi altra strada della rete viaria pubblica - di esercitare un diritto di uso della strada” (Cons. giust. amm. Sicilia, 14/01/2013, n. 6).
Pertanto, da un'interpretazione estensiva delle norme contenute nel Codice della Strada, appare opportuno affermare che i proprietari di box ed altre aree insistenti su una strada privata ad uso pubblico possano fare richiesta del passo carrabile al Comune in cui è situato l'immobile, pagando i relativi costi.
