Condominio

Ricchi di patrimonio ma poveri di reddito

di Glauco Bisso

Ricchi di patrimonio ma poveri di reddito. La pubblicazione dello studio della Agenzia delle Entrate sulla ricchezza immobiliare descrive come si è evoluto il mercato immobiliare sino al 2016.

Gli italiani hanno investito nel mattone risorse che rimangono però sottratte all'investimento in attività produttive. I beni immobili rimangono tali di nome e di fatto e non contribuisco ad attivare il ciclo economico.

Nel condominio Italia non si fanno riqualificazioni ma neppure manutenzioni se non strettamente necessarie.

Il motivo: la proprietà è frazionata, gli interessi in assemblea necessariamente differenziati e contrapposti, in ragione delle diverse situazioni di vita che influiscono sulla propensione alla spesa o al risparmio.

La possibilità della rigenerazione urbana, demolire e ricostruire l'edificio con migliori standard abitativi, malgrado l'ottantacinque per cento lo paghi lo stato è del tutto irrealizzabile.

La possibilità di tradurre la ricchezza immobilizzata in reddito per le imprese ed in maggior valore per i proprietari ha come primo ostacolo proprio la struttura sociale e giuridica del condominio.

Il superbonus Facciate è misura anticongiunturale perché può permettere di attivare il ciclo economico solo nel rispetto delle esigenze di tutti con il pagamento dei lavori in piccole comode rate, adeguate ai proprietari con il reddito più basso.

Ancor di più questa è la condizione, se il superbonus non riqualifica solo il decoro ma deve ridurre la dispersione termica dell'edificio al prezzo di una spesa raddoppiata o triplicata.
Ma le norme per allargare la possibilità di finanziamento al condominio, che favoriscano l'entrata delle banche, su un mercato che non è quello aziendale, che ha situazioni di blocco tipiche delle dinamiche assembleari, non ci sono e un anno fa presto a passare.

Il rischio che un ottimo provvedimento diventi di semplice vetrina, aumento giorno dopo giorno.

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