Condominio

Biomasse in condominio? Una scelta consapevole

di Egisto Canducci, coordinatore di MCE Lab

Dopo il settore dei trasporti, quello edile è la seconda voce di consumo energetico, con una produzione di circa il 40% delle emissioni climalteranti. Il 70% dei consumi energetici complessivi riguardano il fabbisogno di riscaldamento e raffrescamento delle case, con un'importante dispersione di energia. In metropoli come Milano, Roma e Napoli sopravvivono ancora c entinaia di condomìni riscaldati a gasolio , con impianti di tipo centralizzato. Inoltre, per ragioni di sicurezza molte zone centrali di queste città non sono tuttora metanizzate e numerosi edifici hanno locali tecnici non adeguati a ospitare centrali termiche a gas.

Anche per questo sempre più condomìni scelgono di abbandonare il gasolio per le biomasse . Le ragioni di questa scelta sono tante: il costante aumento dei prezzi dei combustibili, la crescita dei livelli di inquinamento, i costi e lo spreco energetico.

Le biomasse sono una delle principali fonti rinnovabili di energia e contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi nazionali ed europei di sostituzione delle fonti energetiche fossili. L'energia delle biomasse si basa su scarti di produzione delle attività agricole e industriali, che possono essere così reimpiegati in maniera ecologica, e su un disboscamento mirato e selettivo, subordinato a un immediato rimboschimento.

Inoltre, la filiera corta, cioè l'utilizzo di materiale proveniente dal territorio limitrofo, garantisce il minimo impiego di energia per la movimentazione del combustibile.

Il principio di funzionamento delle caldaie a biomasse per impianti di riscaldamento domestico è il medesimo di una caldaia tradizionale: l'energia termica prodotta dalla combustione viene ceduta all'acqua tramite uno scambiatore e quindi distribuita nell'edificio.

Le principali tipologie di caldaia a biomassa
Si tratta di:
• caldaie a pellet: sono le più semplici a livello di utilizzo, grazie ai sistemi di alimentazione e di pulizia automatici e richiedono un sito di stoccaggio piuttosto contenuto;
• caldaie a legna spaccata: richiedono l'utilizzo di un serbatoio di accumulo, che abbinati a pannelli solari termici, ottimizzano al massimo l'impianto;
• caldaie a legno cippato: la più indicata per i condomini, vede l'utilizzo del legno in scaglie capace di portare a risparmi economici considerevoli.

La crescente attenzione verso la tutela dell'ambiente e le normative vigenti impongono di migliorare l'approccio nell'utilizzo di impianti a biomassa, per promuovere economicità, efficienza energetica, sicurezza impiantistica e rispetto dei limiti delle emissioni in atmosfera, attraverso la maggior conoscenza della materia e al ricorso alle migliori tecnologie disponibili e alle più adeguate e competenti figure professionali del settore.

L'utilizzo delle biomasse in ambito condominiale è una scelta che richiede attenzione e consapevolezza; solo così si possono evitare installazioni inadeguate che non daranno i risultati economici sperati e che al tempo stesso potrebbero rivelarsi poco felici in termini di ecosostenibilità.

Per valutare attentamente la trasformazione dell'impianto condominiale occorre rivolgersi a tecnici esperti e qualificati, capaci di fare valutazioni razionali. Nel prendere in considerazione questa soluzione si dovrebbero valutare attentamente diversi fattori.

Disponibilità locale di combustibile
Innanzi tutto bisogna verificare se nel territorio sono disponibili quantità sufficienti di prodotto da bruciare, o se invece il combustibile è destinato a una movimentazione di centinaia di km per essere usato, come spesso accade.

Adeguate dimensioni per la centrale termica
Serve una attenta valutazione degli spazi in centrale termica; per installare una centrale condominiale a biomassa bisogna tener conto degli spazi necessari, per la caldaia, il volano termico e lo stoccaggio del combustibile. A seconda che sia a cippato, legna o pellet serve un volano termico differente ma si tratta sempre di volumi significativi.

Canna fumaria adeguata
Le canne fumarie delle caldaie a biomassa devono essere in grado di reggere le temperature dei fumi; inoltre le biomasse hanno dei residui di combustione e le canne fumarie devono essere appropriate al combustibile utilizzato e regolarmente gestite. Le canne fumarie, infatti, in virtù delle temperature dei fumi e del fatto che per i combustibili solidi è indispensabile un adeguato volano termico (35/45litri di acqua per kW termico della caldaia se a legna o cippato, 20/30 litri per kW se a pellet) richiedono un'analisi puntuale per una corretta sostituzione.

Disponibilità di spazio adeguato per lo stoccaggio
E' necessaria una valutazione degli spazi di stoccaggio, dell'accessibilità di questi spazi e un'attenta valutazione del costo del combustibile.

Avere chiaro i costi di conduzione del sistema
Bisogna scegliere generatori a elevata efficienza, ossia dotati di controllo delle emissioni e di un adeguato filtraggio del particolato.

La biomassa legnosa può essere un'energia pulita a tutti gli effetti: la quantità di carbonio liberata nell'aria in fase di combustione è pari a quella assimilata dalla pianta durante il ciclo vitale, mentre la quantità di zolfo e ossido di azoto è nettamente inferiore a quella rilasciata dai combustibili tradizionali.

Un ruolo importante per la recente diffusione di queste tecnologie lo gioca il conto termico, particolarmente premiante per questi generatori, a patto che si rottami un generatore a gasolio o altri combustibili inquinanti.

La sostituzione (anche parziale) di un impianto di climatizzazione invernale tradizionale con uno dotato di caldaia a biomassa può rientrare nel campo di applicazione delle detrazioni 65% se inteso come intervento di riqualificazione globale, e se la caldaia stessa rispetta i parametri normativi.

Tutte le informazioni su incentivi, agevolazioni e manutenzione degli impianti, per una scelta in piena consapevolezza, sono sulla Guida alle Biomasse, realizzata da BIE Biomass Innovazion Expo, l'evento interamente dedicato al mondo del riscaldamento a biomasse.

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