Condominio

Si accede al condizionatore passando da un altro appartamento

di Valeria Sibilio

La propensione alla cortesia è un tacito ma fondamentale elemento per determinare gli equilibri nei rapporti di vicinato nell'universo condominiale.

Tuttavia, nonostantelebuone intenzioni, possono interporsi ostacoli che ne possono evidenziare la fragilità.

La vicenda
Come avvenuto nella vicenda esaminata dalla Cassazione nell'ordinanza 30846 del 2019 . Una condòmina, promissaria acquirente di un appartamento, citava in giudizio la venditrice di quest'ultimo in quanto indotta alla stipulazione del contratto ignorando che dall'appartamento confinante era necessario passare, per non ricorrere a piattaforme esterne, per quello a lei promesso in vendita, al fine di raggiungere il motore del condizionatore annesso al confinante.

Il Tribunale di primo grado condannava la convenuta a restituire alla controparte la caparra confirmatoria di euro 45.000,00 oltre ad un risarcimento del danno pari a euro 6.340,00.

Una sentenza parzialmente riformata in secondo grado nel quale veniva ridimensionata la caparra, rideterminata in euro 40.000,00.

L'attrice promissaria acquirente ricorreva in Cassazione sulla base di tre motivi, nei primi dei quali rilevava che la prospettazione del Giudice era priva di consistenza giuridica.

Su cortese richiesta
Se il futuro vicino di casa avesse voluto accedere più agevolmente al proprio condizionatore, passando per l'appartamento della confinante, avrebbe dovuto chiederlo a titolo di cortesia.

A un possibile legittimo rifiuto, avrebbe dovuto rassegnarsi a raggiungere il macchinario attraverso la piattaforma esterna, realizzata proprio per questo motivo. Inoltre, nella litigiosità del bene promesso in vendita non poteva rinvenirsi alcuna mancanza di qualità dell'immobile.

Due motivi giudicati, dagli ermellini, manifestamente fondati. Si sarebbe potuta giustificare una deducibilità del vizio di volontà se si fosse trattato di un caso nel quale, ad esempio, acquistando un immobile, si fosse creduto erroneamente che godesse di vista sul mare.

Un fatto che, se conosciuto, avrebbe evitato la stipula del contratto.

Nel caso in questione non era emersa alcuna limitazione giuridica, essendo possibile accedere al condizionatore percorrendo la piattaforma esterna, e solo a titolo di cortesia, peraltro soggetta anche a possibile rifiuto, si poteva compiere il percorso più agevole attraverso l'appartamento confinante.

La Suprema Corte ha, perciò, accolto i primi due motivi di ricorso, assorbendo il terzo nel quale si censurava la sentenza impugnata per la condanna alla restituzione della caparra, e rinviato il tutto, per nuova decisione, ad un'altra sezione della Corte d'appello di Milano, devolvendo al giudice del rinvio anche il regolamento delle spese del giudizio di legittimità.

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