Condominio

Auto di servizio «beccata» nel cortile condominiale: è peculato

di Luana Tagliolini

Condannabile per il reato di peculato il condomino che, assumendo la veste di “pubblico ufficiale”, parcheggia l'auto di servizio in un'area condominiale (Cassazione, sezione penale, sentenza n. 39832/2019).
Il problema dei parcheggi in aree condominiali desta sempre molti problemi soprattutto quanto non sono “assegnati” e, quindi, liberi e non per tutti.
A volte , però, l'abuso può assumere rilevanza penale.
Come è accaduto ad una dirigente scolastica che, per far fronte alle esigenze personali e transitorie conseguenti alla distruzione della propria autovettura, si “era autorizzata” l'uso dell'autovettura di servizio dell'Istituto dove svolgeva il ruolo di Preside.
La macchina veniva utilizzata quotidianamente in modo esclusivo anche per ragioni personali, estranee all'ufficio di dirigente scolastico che la predetta ricopriva senza poi parcheggiala al termine del suo utilizzo, in orari notturni, nel piazzale dell'Istituto di cui era Dirigente ma bensì, nel piazzale del condominio della propria abitazione.
L'auto veniva così distratta dagli scopi istituzionali.
La Corte di Cassazione, avanti alla quale l'imputata aveva presentato il ricorso e che veniva rigettato, aveva evidenziato che l'indagata, nella sua veste di Preside dell'istituto era l'unica a poter autorizzare l'utilizzo dell'auto ed essendo un Pubblico Ufficiale o un incaricato di pubblico servizio, l'uso del bene altrui nel suo caso assumeva una rilevanza diversa dal medesimo uso da parte di un privato.
Per tale motivo la stessa Corte ha ritenuto, pertanto, che il comportamento non integrasse il reato di peculato d'uso (articolo 314, ultimo comma codice penale) ma bensì il reato di peculato (articolo 314, comma 1 codice penale) di cui è passibile il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, per ragioni del propri ufficio, si impossessi di un bene per usi avulsi all'incarico svolto, nel qual caso, la pubblica amministrazione ha come obiettivo quello di tutelare un bene di rilevanza superiore cioè l'integrità patrimoniale della amministrazione.

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