Condominio

Polizza casa, meglio non rischiare

di Silvio Rezzonico (presidente Confappi)

Anche se per milioni di italiani la casa rappresenta il bene per antonomasia, sono ancora pochi i proprietari che decidono di sottoscrivere una polizza che metta l'immobile al riparto da incendi, catastrofi naturali ma anche furti e danneggiamenti. Eppure le offerte non mancano, con le compagnie assicurative che spesso offrono convenienti pacchetti “all inclusive”, abbinando alla polizza casa un'assicurazione che protegge il nucleo familiare e chi presta servizio all'interno dell'abitazione.
Il condominio può sottoscrivere la cosiddetta “polizza globale fabbricati”, che copre i danni derivanti da incendi, esplosioni, scoppi e fulmini nonché i danni provocati a terzi. Il contratto è firmato dall'amministratore, che però necessita del voto favorevole della maggioranza degli intervenuti in assemblea di condominio, che rappresenti almeno i 500 millesimi del valore dell'edificio. L'amministratore può, invece, procedere senza interpellare l'assemblea nel caso in cui la stipula della polizia sia prevista dal regolamento condominiale di tipo contrattuale.
Cos'è la polizza casa
Di norma, sottoscrivere una polizza casa non è obbligatorio. Il contratto è stipulato dal proprietario dell'abitazione con una compagnia assicurativa e consente di proteggere il bene da una serie di “sinistri”. Quando questi si verificano, la compagnia offre un risarcimento o una copertura finanziaria al proprietario, che variano in base al tipo di accordo.
Le parole chiave sono due. La prima è “massimale”, ossia la cifra massima che l'assicurazione riconosce al proprietario del bene. Ne consegue che più alto è il massimale più elevato è il costo dell'assicurazione, in quanto la parte eccedente del danno non coperta dalla compagnia resterà a carico del proprietario. La seconda parola chiave è “franchigia”, la cifra minima sotto la quale la compagnia non paga il danno. Si pensi, ad esempio, ai piccoli interventi di manutenzione dal costo contenuto, che continuerà a pagare il proprietario.
Le moderne polizze casa offrono decine di combinazioni, lasciando ai contraenti la possibilità di aggiungere più voci al contratto. Solitamente, quelle imprescindibili coprono danni a soggetti terzi, danni provocati da eventi calamitosi, catastrofi naturali e incendi, danni a seguito di furti e rapine, infortuni domestici, ecc. Nel novero delle possibilità alcune compagnie offrono a prezzi contenuti anche servizi di assistenza per interventi di manutenzione e assistenza legale in caso di controversie.
Quando la polizza è obbligatoria
Chi accende un mutuo con una banca può essere obbligato, per beneficiare del finanziamento, a sottoscrivere l'assicurazione “scoppio e incendio”, che copre per l'intera durata del mutuo i danni provocati da incendi, fulmini, scariche di corrente e scoppi dovuti a fughe di gas.
La polizza scoppio e incendio è sì obbligatoria, ma il proprietario dell'immobile può scegliere liberamente di firmare il contratto con qualsiasi compagnia assicurativa e non necessariamente con l'istituto di credito che concede il finanziamento. La validità della polizza segue il periodo del finanziamento, con il contraente che può decidere di pagare subito l'intero importo oppure, nel caso in cui scelga l'assicurazione proposta dalla banca, in più soluzioni associate alle rate del mutuo.

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