Condominio

LA LETTURA. I misteri buffi del condominio Mayerling

di Glauco Bisso

Parlare di condominio, per chi fa l'amministratore, anche durante le proprie ferie estive, può essere insostenibile. Ma come avviene con le tragedie o con i classici dell'umorismo, la catarsi, la rigenerazione passa attraverso, l'autocoscienza, nel riconoscersi nelle vicende tragiche ed ironiche del mito che accomuna e porta alla rinascita.
Leggere l’Affare Mayerling, di Bernard Quiriny (scrittore di testi di successo e filosofo del diritto) l'Orma editore, 2018, 18 euro, traduzione dal francese di Niccolò Petruzzella, permette al lettore “condominiale” di compiere la sua catarsi.
Saper osservare non cambia le cose, così come prendere appunti non rende scrittori.
È la forma, il modo di esprimere le idee che fa la differenza. E questa è nel testo è leggera, i capitoli brevissimi adatti ad una lettura in autobus come, tra un bagno e l'altro, sotto l'ombrellone. E ogni lettore-amministratore che ha imparato, per capacità professionale o per istinto di sopravvivenza, a osservare le vite degli altri, si può concedersi di immaginare le situazioni da lui vissute e acquisirne nuova consapevolezza.
Il testo, che sdipana una vicenda di misteri condominiali in modo surreale e spassoso, è generoso di agganci ad altre opere letterarie che conducono, in modo del tutto diverso a percorsi simili. Storia di storie, accumunate dall'edificio, come luogo assurdo di sofferenza quotidiana, che distrugge gli occupanti che solo rinascono quando decidono non di conservarlo ma di distruggerlo.
Se ogni testo è un cammino da percorrere, ogni lettore individuerà il proprio e la liberazione della pesantezza delle situazioni quotidiane che ben conosce.
L'ironia, il paradosso e il fantastico sono il registro giusto, il viatico per renderle sostenibili anche nel tempo d'estate.

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