Condominio

I giovedì di maiPiùSoli.net: acqua calda, pagare il giusto e risparmiare

di Glauco Bisso

Produrre acqua calda, negli edifici con vecchi impianti non conviene. La colpa è quasi sempre dell'energia inutilmente dispersa dalla tubazione di ricircolo, l'anello che ascende ai piani più alti e ritorna nella centrale termica e assicura così che l'acqua calda sia sempre disponibile. È frequente rilevare che, l'ammontare di energia necessaria a tenere sempre pronta l'acqua per l'uso è quasi il metà dell'energia impiegata per l'intero servizio.
Se lo conosci lo eviti
Se efficientare la caldaia che riscalda l'acqua calda è cosa semplice, isolare la tubazione del ricircolo comporta rompere la muratura di tutti gli appartamenti e i costi sono davvero rilevanti. La via più semplice per risparmiare è dismettere l'impianto di produzione e distribuzione dell'acqua calda e passare a scaldabagni individuali, meglio se a pompa di calore.
L'art.10, comma 3-ter offre ora un'opportunità in più: «per gli interventi di cui all'articolo 16-bis, comma 1, lettera h), del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, i soggetti beneficiari della detrazione possono optare per la cessione del corrispondente credito in favore dei fornitori dei beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi». Sono così agevolate le «opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili di energia. Le predette opere possono essere realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, acquisendo idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia».
Se la possibilità c'e' occorre però attendere il provvedimento che le Entrate dovranno emanare entro la fine di luglio per meglio conoscere come funziona il sistema della cessione dello sconto operato. Nel frattempo rare saranno le offerte commerciali.
Acqua calda, patti chiari
Nell'attesa, anche quest'anno, è tempo di rendiconti. Se la bolletta “patti chiari” per il riscaldamento contabilizzato è scaricabile facendo click qui (si vda anche l’ articolo uscito il 19 aprile scorso ) si può scaricare la bolletta per il servizio acqua calda, anch'essa realizzata, con la lettura wifi dei contatori dell'acqua calda in modo chiaro e comprensibile tale da rendere evidente la rilevanza del consumo involontario rispetto al costo necessario a riscaldare l'acqua consumata e quindi la convenienza o meno della scelta di dismissione.
Nella prossima assemblea
Per eliminare un servizio comune e anche per l'acqua calda, occorre l'unanimità. Il distacco, che corrisponde a lasciare chiuso il rubinetto, non esime dal dover comunque pagare il consumo involontario. Obiettivo: cercare di convincere gli altri condòmini che l'incentivo fiscale offre un'ottima opportunità
Il metodo: con l'aiuto dell'amministratore e del termotecnico far parlare i numeri, in modo che ai contrasti di pianerottolo, sempre possibili, si sostituisca la valutazione di convenienza che spinge a superarli.

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