Condominio

Condomìni, apertura agli agenti immobiliari

di Saverio Fossati

Il Mise smentisce (con cautela) se stesso, con la risposta del vice ministro Dario Galli all’interrogazione 4-01308 del senatore Franco Dal Mas (Fi). Come anticipato dal Sole 24 Ore del 23 maggio scorso, il Mise (direzione generale per il mercato, divisione VI) aveva dato un’interpretazione all’articolo 2 della legge 37/2019, chiarendo che «anche in questa nuova disciplina permanga l’incompatibilità di detta attività professionale (agente immobiliare, ndr) con quella di amministratore condominiale».
L’interrogazione di Dal Mas chiedeva se il ministero intendesse dar seguito al decreto per intervenire su formazione e tenuta del registro praticanti e aprire un tavolo con le Associazioni degli agenti per attualizzare la legge 39/89 «alle mutate condizioni di esercizio della professione». Il vice ministro Galli risponde alla prima questione promettendo di trovare una soluzione al groviglio di competenze Stato-Regioni che si trascina dal 2003 e, alla seconda questione, che la legge 37 ha l’obiettivo di rimuovere la clausole di incompatibilità ormai superate. Una promessa un po’ vaga ma che , secondo il presidente Fiaip Gian Battista Baccarini, potrebbe portare al superamento del divieto per gli agenti di esercitare l’attività di amministratore condominiale: «Speriamo che anche gli uffici del Mise parlino la stessa lingua».

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