Condominio

Dal 2021 le nuove case saranno almeno in classe A

di Francesco Nariello

Per la prestazione energetica degli edifici, è l’Unione europea a fissare le performance richieste alle nuove costruzioni, con la direttiva Epbd (Energy performance building directive), la cui versione aggiornata è la 2010/31/Ue, recepita dall’Italia con il Dl 63/13 e con tre Dm del 26 giungo 2015. Il primo definisce nuove modalità di calcolo della prestazione energetica e i requisiti minimi di efficienza richiesti per i nuovi edifici. Gli altri due riguardano le modalità di compilazione della relazione tecnica di un progetto e le linee guida per la redazione dell’Ape (attestato di prestazione energetica).

Il decreto elenca i valori minimi richiesti a ogni nuovo edificio per una lunga serie di parametri, tra cui: coefficiente globale di scambio termico (H); fabbisogno di energia primaria non rinnovabile (Ep) espresso in Kwh/m2 anno; trasmittanza termica (U) di muri esterni, interni, pavimenti, infissi; altezza minima dei locali. È evidente che tali indicazioni, molto tecniche, servano più ai costruttori, ma siano poco “digeribili” per l’utente finale. Il consumatore può utilizzare la classe energetica come modo sintetico di paragonare due edifici simili e capire quale sia più performante.

La normativa in vigore introduce dieci classi energetiche, dalla G, la peggiore, fino alla A4, che sono una spia sintetica del consumo energetico di un immobile per le sue attività principali (riscaldamento invernale e raffreddamento estivo, ventilazione, produzione acqua calda sanitaria).

L’attribuzione della classe energetica è già obbligatoria per tutti gli edifici di nuova costruzione e anche per quelli sottoposti a ristrutturazione “importante“ (su più del 50% dell’involucro edilizio della casa e sull’impianto). I requisiti minimi vanno rispettati da tutti i nuovi edifici pubblici dal 1° gennaio 2019, dal 1° gennaio 2021 dagli edifici privati. Alcune regioni come Emilia Romagna e Lombardia hanno già anticipato a quest’anno l’entrata in vigore dei parametri. In virtù dell’obbligo sui requisiti minimi, dal 2021 tutte le nuove case ricadranno almeno nella classe A.

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