Condominio

Il custode digitale

di Paola Dezza

Una grande lavagna luminosa domina l’atrio di uno dei moderni palazzi di Manhattan, New York, e regola le consegne di pacchi e pacchetti che ogni giorno vengono recapitati per i residenti. Accanto al numero di ogni appartamento un’icona luminosa indica quali e quanti pacchi da scartare sono arrivati quel giorno e dove poterli ritirare. In Italia i nuovi edifici sono un passo indietro, ma la stanza per ricevere i pacchi degli acquisti online è ormai sempre contemplata.

La casa ai tempi di Amazon si evolve e grazie alla tecnologia (e all’aiuto prezioso dei portinai) gestisce, smista e consegna il frutto dello shopping online. Non sappiamo quando i tabelloni digitali di New York approderanno nelle hall dei palazzi di Milano o Roma, certo è che in tutte le nuove costruzioni sono ormai previsti spazi dedicati allo stoccaggio dei prodotti in arrivo. Nei casi più evoluti sono previste anche celle refrigerate dove viene riposta la spesa fino all’arrivo del proprietario.

In funzione di come la tecnologia pervade le nostre vite anche l’immobiliare si evolve, e in modo più rapido del previsto. A Milano i progetti di nuova costruzione o di completa riqualificazione di edifici esistenti, che cambiano destinazione d’uso, sono sempre più numerosi. Il mercato immobiliare della città vive un momento favorevole grazie all’arrivo di investimenti da parte di soggetti internazionali che, mentre sino a ieri hanno puntato su uffici, High street e retail in generale, hotel e logistica, adesso guardano all’asset class residenziale come nuova frontiera del real estate. In tutte le sue sfaccettature, dallo student housing al microliving.

«La consegna dei prodotti comperati online diventa fondamentale nella gestione di un condominio - spiega Giuseppe Pizzuti, responsabile dell’area residenziale di Bnp Paribas real estate -. Fino a poco tempo fa erano piccoli box dove venivano “parcheggiati” i pacchi, più di recente sono diventate stanze grandi, suddivise per appartamenti come le classiche cassette della posta. Le consegne a domicilio sono diventate quotidiane e quindi sono necessarie anche celle frigorifere». Perché la spesa arriva già selezionata per prodotti, con l’attenzione a quelle merci che hanno bisogno del freddo. «I progetti già in corso sono stati pertanto adattati - continua Pizzuti -, ma sui progetti nuovi si è posta grande attenzione a tale tipologia di locali, che arrivano anche a occupare superfici superiori a 70-80 metri quadri».

L’arrivo della sharing economy modifica gli spazi all’interno dei nuovi edifici e quelli degli stessi appartamenti. A Milano investitori privati hanno scelto di acquistare appartamenti di grandi dimensioni per poi suddividerli in monolocali. In alcuni casi la presenza di un solaio annesso o di un seminterrato ha permesso di realizzare in questi spazi proprio la stanza per la consegna dei pacchi, la palestra, la lavanderia e la saletta cinema condivisi in modo da rendere più vivibile e “alleggerito” lo spazio interno della casa.

Washington Building, a Milano in piazza Irnerio, prevede una recreational lounge, area comune per il tempo libero e per le attività ricreative, anche dei bambini, la delivery area con cella frigo, lounge bar.

«Corriamo ad alta velocità verso la specializzazione dei servizi - dice Alessandro Ghisolfi, ufficio studi di Abitare.Co -. Servizi che sono sempre più sofisticati».

Nella realizzazione di Poma SeiUno ci sono quasi 700 metri quadrati al piano terra dedicati ai servizi, stoccaggio pacchi soprattutto.

«Nel nuovo quartiere SeiMilano che Borio Mangiarotti sta realizzando ci saranno quasi mille residenze e stiamo valutando come innovare proprio sul fronte della consegna dei pacchi - dice Marta Stella, responsabile vendite in Borio Mangiarotti -. Chi lavora fa quasi tutto online, dalla spesa all’acquisto dei regali. L’idea è di avere degli smart locker da aprire con un codice che il portiere può inviare al condomino. Ci sono anche con la parte refrigerata. L’evoluzione del servizio è veloce».

Oggi i grandi condomini vengono gestiti da aziende specializzate, è il caso di iniziative come quella di via Poma. Aziende che gestiscono tutti i servizi del palazzo. Con una carta prepagata e grazie a una App condominiale si possono prenotare i servizi o gli spazi che servono. Il vecchio complesso residenziale diventa una macchina sofisticata.

«Spesso ci sono spazi condivisi di coworking - riprende Pizzuti -, anche perché le multinazionali spingono i dipendenti a utilizzare sempre di più la formula del flexible working, una evoluzione dello smart working che punta sul lavoro dal proprio domicilio. Noi, per esempio, quando realizziamo questi spazi installiamo anche stampanti professionali regolate con un badge in modo che la contabilizzazione dell’utilizzo avvenga a livello condominiale».

Accorgimenti che permettono di risparmiare spazio all’interno dell’abitazione. Lo studio così come era inteso anni fa non è più necessario e quella stanza in più si può riutilizzare in maniera diversa, magari per un bagno con Spa incorporata.

Una formula questa che viene replicata in molte delle realizzazioni di Dove Vivo Spa, società specializzata in case in affitto per studenti e giovani lavoratori. «Anche i nostri dipendenti, circa 80, ricevono i pacchi e la spesa in azienda - spiega Valerio Fonseca, fondatore del gruppo -. Negli edifici che gestiamo abbiamo rivoluzionato gli spazi con zone comuni per lavanderie e gioco, ma abbiamo lanciato anche un servizio di condivisione dell’attrezzatura sportiva. Le case possono non avere spazio per contenere tutto. La gestione? Online tramite la piattaforma. Quindi anche chi ha solo una stanza in affitto può avere un magazzino per sé».

Il trend ha contagiato anche Roma. Nella realizzazione di Porta dei Leoni si prevede proprio un apposito spazio per il deposito della spesa e dello shopping online, oltre allo spazio per ricariche macchine elettriche e ampi spazi comuni. La realizzazione è in zona Porta Portese a due passi da Trastevere e prevede cento appartamenti commercializzati da Beliving (affiliato Savills). Qui hanno già acquistato per investimento cittadini americani, spagnoli, investitori provenienti da Nicaragua, Giordania e Cina. Stessa qualità dei servizi, compresa la sala cinema, per la torre Eurosky, sempre a Roma, dove ha investito anche il calciatore Francesco Totti. E grande spazio per ricevere i pacchi acquistati online, che possono essere definiti la nuova posta.

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