Condominio

Il comproprietario può usare il bene in esclusiva

di Luca Bridi

Il comproprietario può usare in via esclusiva il bene, salvo dissenso dei comproprietari.
In tema di tutela del diritto di comproprietà, vige il principio della concorrenza di pari poteri gestori in capo a tutti i comproprietari, per cui ciascuno di essi è legittimato ad agire contro chi vanti diritti di godimento sul bene, attesa la comunanza d'interessi tra tutti i contitolari del bene medesimo, tale da lasciar presumere il consenso di ciascuno all'iniziativa giudiziaria volta alla tutela degli interessi comuni, salvo che si deduca e si dimostri, a superamento di tale presunzione, il dissenso della maggioranza degli altri comproprietari (Cass. n. 8996 del 2005; Cass. n. 14772 del 2004).
Tale principio nell'indirizzo prevalente della giurisprudenza di legittimità viene ribadito dalla Sentenza n. 10003 /2018 del Tribunale di Milano (giudice Caterina Spinnler).
Nello specifico gli attori (padre e sorella) avevano dimostrato che l'altra sorella abitava nell'appartamento di cui è causa da una certa data con la propria famiglia.
Gli attori non avevano mai chiesto di fare uso dell'anzidetto appartamento e nemmeno il suo rilascio per venderlo o locarlo fino alla lettera invita dal legale degli attori, successiva alla data di occupazione della sorella, con ciò dimostrando acquiescenza all'uso esclusivo dell'appartamento da parte della convenuta.
In diritto si osserva che, a norma dell'art. 1102 c.c., l'uso esclusivo del bene comune da parte di uno dei comproprietari non è idoneo a produrre alcun pregiudizio in danno degli altri comproprietari che siano rimasti inerti o abbiano acconsentito ad esso in modo certo ed inequivoco, essendo l'occupante tenuto al pagamento della corrispondente quota di frutti civili ricavabili dal godimento indiretto della cosa, solo se gli altri partecipanti abbiano manifestato l'intenzione di utilizzare il bene in maniera diretta e non gli sia stato concesso (Cass. civ. Sez. II, 09-02-2015, n. 2423 Rigetta, App. Venezia, 24/04/2008).

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