L'esperto rispondeCondominio

Società in ritardo nei pagamenti, si può chiedere il fallimento?

di Raffaele Cusmai - Condominio 24

La domanda

L’amministratore di condominio può promuovere un’istanza di fallimento avverso un condomino moroso(società di capitali)? Rientra nei compiti e attribuzioni di cui all'art. 1130? Si precisa che la società detiene circa il 90% dei millesimi.

Il campo di applicazione, oggettivo e soggettivo, della legge fallimentare è delimitato dai primi 5 articoli del R.D. 267/1942, ove sono individuati i soggetti che possono presentare l'istanza di fallimento nonché coloro nei confronti dei quali detta istanza può essere proposta. È anzitutto necessario che il debitore rivesta la qualità di imprenditore (riveste tali qualità che chiunque eserciti un'attività commerciale, in modo professionale e organizzato per la produzione o lo scambio di beni e/o servizi ex art. 2082 codice civile). L'imprenditore deve versare in uno stato di insolvenza, fermi restando i limiti patrimoniali di cui all'art. 1 comma 2 ai quali si rimanda. Ciò premesso, si ritiene che in presenza dei richiamati presupposti, l'amministratore del condominio – stante il potere lui attribuito dall'art. 1130 c.c. n. 3 – deve ritenersi legittimato a proporre istanza di fallimento. Infatti, rientra nel potere di riscossione dei contributi ogni azione (ivi comprese le procedure concorsuali come il fallimento) funzionale al conseguimento, anche forzoso, delle spese condominiali cui è tenuto il condomino moroso. Si aggiunga che l'amministratore può agire senza necessità di preventiva autorizzazione da parte dell'assemblea.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©