Condominio

Asili, la Locomotiva di Momo deve chiudere: i bambini infastidiscono i condòmini

di Marigia Mangano

L'Italia è un Paese che invecchia. E il peggio è che quei pochi bambini che ci sono, invece di essere tutelati come i panda, sono a volte persino visti con fastidio.
Il regolamento del condominio del palazzo di via Anfossi 36, a Milano, recita testualmente: «è vietato destinare gli alloggi … a scuole di musica, canto e ballo e pensioni». Ora, ci si chiede, può un asilo nido essere considerato a tutti gli effetti una scuola di ballo e di canto e in virtù di ciò essere costretto a chiudere? Secondo i giudici della Corte d'appello sì .
Più in dettaglio, lo studio legale Lca di Milano ha varato il ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d’appello di Milano 3709/2018 che dà ragione al condominio in un contenzioso vecchio di sei anni: in base al regolamento, argomenta il condominio, non si può adibire i locali a «scuola di musica o canto» e non si sarebbe potuta cambiare la destinazione d’uso ai locali, prima qualificati «uffici». Ma se questo aspetto è giudicato irrilevante dai giudici, l’asilo viene invece equiparato a scuola di musica e canto e quindi vietato. Il ricorso di Lca punta, tra l’altro, a dimostrare che questa è un’interpretazione estensiva del dettato del regolamento e che comunque detto regolamento, non trascritto nei pubblici registri immobiliari, non può vincolare i singoli proprietari.

Il resto dell'articolo è su Alley Oop - L'altra metà del Sole


Per saperne di piùRiproduzione riservata ©