Condominio

A Varese Anaci approfondisce le novità del decreto privacy

di Saverio Fossati

Alta formazione al convegno Anaci Varese di venerdì 7 settembre: il tema centrale è stato il nuovo decreto legislativo 101/2018 attuativo della norme europea in vigore da maggio scorso. Ad arire le relazioni è stato Stefano Orlandi, che ha spiegato come la proroga non sia stata possibile, essendo norma europea. La domanda è, ha detto Orlandi: con il nuovo regolamento i provvedimenti garante sono ancora validi? Il primo testo Gentiloni faceva la scelta di abrogare il codice privacy e inasprire le sanzioni penali. Dopo molte critiche è quindi arivata la nuova versione l'8 agosto, con testo ribaltato: il codice privacy si modifica, adeguandolo al Gdpr, che è la nuova norma guida della privacy.
Ma ora, ha detto Orlandi, ci si aspetta nuove norme, per esempio deontologiche (comma 1) e per due anni lo consideriamo un work in progress. Non si tratterà di best practices ma norme vere e proprie e il loro rispetto costituisce condizione essenziale per la protezione della privacy.
Il punto centrale del regolamento Ue è il perché è fatto in questo modo: nelle premesse, di fatto, si dice che siamo di fronte a un passaggio storico nel quale facciamo fatica a capire le cose che vengono incontro. L'algoritmo giuridico nuovo del regolamento è: grandi poteri e grandi responsabilità. I grandi poteri di chi acquisisce i dati vanno esercitati con la dovuta accountability. Alla cui violazione corrispondono pesanti sanzioni.
Abbandonate, ha proseguito Orlandi, l'idea che qualcuno vi dica he “queste sono misure da fare”, ma vengono molto valorizzati i diritti degli interessati e il titolare deve capire cosa fare in base ai principi del Gdpr, anche attraverso la formazione.
Di fatto il senso è delle nuove norme: fate come vi pare purché la sostanza sia rispettata. L'individuazione delle modalità più opportune è lasciata al titolare, come nel vecchio regolamento.
Va ricordato,tra l’altro, che la Corte di Cassazione (sentenza 38230/2018) ha respinto il ricorso contro un'ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere nei confronti di tre soggetti indagati per i reati di detenzione ed illecita cessione di sostanze stupefacenti. Inoltre, sempre la Corte di Cassazione (ordinanza 30302/2108) legittima l'uso delle telecamere che riprendano le parti comuni condominiali al fine di individuare gli autori dei furti. La sentenza dichiara inammissibile il ricorso avverso una sentenza che aveva condannato l'autrice di due furti aggravati commessi all'interno di un condominio e che era stata individuata anche mediante le riprese di una telecamera di sicurezza
Eugenio Correale ha ricordato, tra l’altro, che Nel condominio non ci si può basare solo sul nuovo decreto: quando la disciplina privacy dice che i dati vanno conservati, si completa con gli articoli 1129 e 1130. Titolare del trattamento non è in posizione di garanzia sul trattamento. La domanda centrale è se l'amministratore abbia titolo per avere un compenso per queste nuove attività Esiste n titolare del trattamento che va individuato perché in concreto svolge tale attività: ebbene, ha detto Correale, per il solo fatto che tu hai il potere di governo su dei dati, allora sei titolare, ipso facto. Il titolare del trattamento è già colui che tratta ed è responsabile e la nuova norma vede un titolare che delega altri.
Il Tribunale di Milano ha detto che il condòmino ha diritto di vedere le carte tutte e chi chiede 10 anni di documenti senza dare giustificazione sbaglia. Incombe al richiesto dimostrare l'infondatezza della richiesta.
Davide Longhi e Matteo Peroni hanno dato un importante contributo con le domande e risposte nuova privacy, tutte leggibili cliccando qui .
Fausto Moscatelli ha sottolineato le difficoltà, per l’amministratore, di farsi pagare tutte queste attività extra: il giudice di pace di Foligno aveva detto che l'amm. aveva diritto a un compenso straordinario per ogni attività straordinaria. Ma la Cassazione ha detto che il compenso è omnicomprensivo quindi ogni obbligo di legge è dentro salva diversa pattuizione. E in ogni caso, ha affermato Moscatelli «Privacy è soprattutto come un oggetto di studio di carattere difensivo: io la vedo da un punto di vista della mia difesa».
Antonio De Marco ha tenuto na elazione sui rischi della legionellosi, problema assai sentito nel varesotto anche in relazione alle responsabilità dell’amministratore (si vedano, sul Quotidiano del Sole 24 Ore - Condominio, gli articoli del 7 agosto e 23 agosto De Marco), senza dimenticare il protocollo di controllo del rischio Legionellosi», documento che deve contenere una “valutazione del rischio” da inserire nella documentazione condominiale obbligatoria ( articolo del 21 agosto ) .
Poi si è passati alle ultime novità giurisprudenziali: Marina Figini ha trattato dell’impugnazione della delibera e dei i motivi non si possono «allargare» Il principio è stato espresso recentemente espresso dalla Suprema Corte di Cassazione in seno alla Sentenza n 16675, sezione II, relatore Antonio Scarpa, pubblicata in data 25 giugno 2018, con la quale si è cassata con rinvio una sentenza della Corte di Appello di Genova, facendo ammenda della relativa applicazione ( si veda il Quotidiano del Sole 24 Ore - Condominio del 29 giugno scorso )
Alessandro Colombo ha citato la pronuncia del Tribunale di Como sul fatto che non vi è obbligo di presenza costante dell'amministratore nel condominio né ha l'obbligo di vigilare sulle proprietà individuali (si veda il Quotidiano del Sole 24 Ore - Condominio del 3 agosto scorso )
Da ultimo Vincenzo Di Domenico ha fatto una breve sintsi di alcu e dele novità del «Decreto Dignità»: dà la possibilità di assumere giovani con meno di 35 anni con sgraviodel 50% contributi sino al 2020. Saranno possibili anhe contratti a termine per massimo 1 biennio per chi è assunto dopo l'entrata in vigore del Decreto dignità (per le assunzioni precedenti vale ancora il triennio). Per chi viene assunto senza motivazione è però prevista contribuzione aggiuntiva.

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