Condominio

Furto in casa, risponde la vigilanza

di Paolo Risotti

Responsabilità civile per i furti in appartamento: per il Tribunale di Napoli risponde direttamente anche la società incaricata dal condominio della sorveglianza.

Il caso riguarda un condominio che aveva stipulato un contratto con una società per il servizio di custodia e sorveglianza non armata (ventiquattro ore al giorno) delle aree comuni e dei due accessi dello stabile.

Nonostante il previsto servizio , i “soliti ignoti” si introducono furtivamente nell'alloggio di un condòmino e lo “ripuliscono”. Il condòmino derubato cita allora in giudizio avanti il Tribunale di Napoli la società, chiedendo il risarcimento del danno subìto (circa ventimila euro), a causa dell'evidente omessa o inadeguata vigilanza.

Questa, però, ribatte che l'unico soggetto che potrebbe legittimamente contestare eventuali inadempienze (come la mancata attivazione della videosorveglianza e le frequenti assenze dei vigilanti, emerse nel corso del processo) sarebbe il condominio, perché è con questo ente che il contratto era in essere non con il singolo comproprietario.

Ma il Tribunale di Napoli – Sezione XI Civile, sentenza n. 2451/2018, ha dato pienamente ragione al derubato ed ha quindi condannato la società Alfa a risarcirlo con la somma di diecimila euro, liquidata in via equitativa.

Per il Giudice partenopeo «la legittimazione processuale spetta ai singoli condòmini qualora nella lite giudiziaria, vi è un loro interesse diretto e non mediato». Infatti, il Condominio è un mero ente di gestione unicamente deputato a gestire le parti comuni dell'edificio e la funzionalità dei servizi di interesse comune dei singoli condòmini.

Di conseguenza, la domanda risarcitoria del danno da furto perpretato all'interno della singola unità immobiliare presuppone necessariamente un interesse diretto del condomino danneggiato, il che esclude qualsiasi legittimazione del condominio.

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