L'esperto rispondeCondominio

Tetto comune, rifacimento con agevolazione da ripartire

Marco Zandonà

La domanda

Ho un piccolo appartamento nel centro storico di un paesino. Nel complesso, l'edificio, che non è un condominio, è composto da tre appartamenti sovrapposti, e la mia abitazione è quella situata più in alto. Il tetto è in pessime condizioni statiche, per questo motivo vorrei procedere al suo rifacimento, ma i proprietari degli altri due appartamenti sottostanti non intendono partecipare alle spese. Per evitare un contenzioso giudiziario, nel caso volessi agire per mio conto, senza interessare gli altri due proprietari, potrei avere la detrazione al 50% dell'intera spesa sostenuta? Oppure potrei recuperare il 50% soltanto in proporzione alla mia quota millesimale?

Anche in presenza di un condominio minimo (composto da tre appartamenti), le spese di rifacimento del tetto sono detraibili da ciascun proprietario, nei limiti della tabella millesimale o, in assenza di tabelle, del piano di riparto che tenga conto della proprietà individuale.Pertanto, anche se le spese sono interamente sostenute dal proprietario dell’ultimo piano, il tetto dell'edificio resta comunque una parte comune e le spese vengono ripartite secondo la quota di proprietà di ciascun comproprietario (articolo 16-bis del Tuir, Dpr 917/1986, e articolo 1, comma 3, lettera b, n. 1-4 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, legge di Bilancio per il 2018; si veda anche la guida al 50% su www.agenziaentrate.it).

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