Condominio

Orti pensili sui tetti sempre più protagonisti della città moderna

di Paola Bettoni


Negli ultimi anni si è diffusa una nuova tendenza di ritorno alla terra, pur rimanendo in città per trovare un nuovo benessere psicofisico. Parliamo dell'urban farming, un modo di relazionarsi all'ambiente, d'incontrarsi in comunità, consumare alimenti rispettosi della salute, presente in molte città del mondo. Ma di che cosa si tratta? Nel denso contesto urbano, aree residuali di terreno vengono riconvertite in orti, che divengono poi punti di incontro sociale e danno luogo a una nuova forma di rigenerazione urbana. La comunità che si aggrega attorno a questi brani cittadini li trasforma in aree coltivabili per l'auto produzione alimentare. L'orizzontalità del terreno mette democraticamente tutti allo stesso livello facendo sì che lo scopo finale degli orti non sia la sola produzione agricola ma anche un metodo di aggregazione sociale. Gli orti urbani possono essere altresì l'occasione di utilizzare sistemi di coltivazione più controllati verso una produzione biologica.
In città dove gli spazi scarseggiano, le coltivazioni si stanno sviluppando verso l'alto andando a trasformare enormi superfici vuote perlopiù inutilizzate: i tetti piani.

Perché realizzare un orto pensile
Un orto sul tetto può avere differenti benefici:
- sociale, dove viene avviata la gestione di uno spazio comune:
- produzione biologica ortofrutticola a "Km 0" con conseguente risparmio economico settimanale di 20/30 € a famiglia;
- aumento dell'inerzia termica della copertura e conseguente miglioramento del rendimento energetico degli edifici con un abbassamento dei consumi energetici sia estivi - 3/4 C°in meno - che invernali;
- riduzione dell'afflusso delle acque piovane negli scarichi cittadini poiché il terreno degli orti assorbe elevate quantità di acqua piovana restituendola sotto forma di vapor acqueo;
- migliore qualità dell'aria quando gli agenti inquinanti vengono assorbiti dalle piante;
- ritorno alla biodiversità animale e vegetale;
- abbassamento delle temperature dell'ambiente circostante,
- miglioramento del valore estetico e commerciale dell'immobile;
- detrazioni fiscali del 65% per la realizzazione dell'orto pensile.

Quali fattori da prendere in considerazione in fase di realizzazione
Nella progettazione di un orto pensile bisogna prendere in considerazione vari fattori, tra cui la portata della struttura di coperture, il substrato del terreno, la scelta degli ortaggi, i permessi condominiali ecc.
La portata della struttura di copertura - Il carico del terreno umido su un tetto è di una certa rilevanza, per questo prima della realizzazione è meglio consultare un ingegnere civile per valutare il carico sostenibile della copertura. La portata minima della soletta deve risultare non inferiore a 300 kg/mq.
Il substrato di terreno - Lo spessore del substrato è variabile soprattutto in funzione del tipo di ortaggi che si prevede di coltivare. Solitamente per un orto avremo uno spessore di terreno di 25/35 cm. Per la tipologia di substrato si potrà optare per una combinazione di differenti terreni leggeri come corteccia, sabbia e argilla espansa, o terreni di origine vulcanica, comunemente utilizzati per il verde pensile che risultano più fertili e adatti alle pratiche agricole.
Gli ortaggi - La scelta della verdura o frutta da piantare dipende da fattori diversi quali: la disposizione del peso e del carico che è possibile applicare sul tetto, le zone di ombra e irraggiamento, l'esposizione ai venti. Solitamente è possibile comunque far crescere erbe di campo commestibili, lattughe, fagioli, piselli, zucchini, cetrioli, peperoni, melanzane, cavoli, pomodori.
L'impianto di irrigazione - È consigliabile realizzare un impianto di irrigazione a goccia in modo da non aver sprechi, possibilmente utilizzando un sistema di serbatoi di acqua piovana se la portata dei carichi del tetto lo permette. L'impianto di irrigazione e smaltimento acque dovrà essere attentamente studiato, infatti se non risulta adeguato a consentire un rapido smaltimento delle acque piovane - in relazione al numero di scarichi, la portata dello strato di drenaggio, la permeabilità del filtro o del substrato - può causare asfissia radicale e deperimento della vegetazione.
Sicurezza dell'area - È necessario recintare l'area con adeguate protezioni, in modo che né oggetti né persone possano cadere dall'edificio soprattutto a causa di forti venti. Per questo sarà opportuno consultate gli uffici tecnici comunali locali che forniranno le autorizzazioni necessarie e i regolamenti per la realizzazione di un orto pensile e delle sue recinzioni.
Permessi condominiali - Occorre avere il consenso del condominio se si vuole rendere pensile un terrazzo di proprietà di un solo condomino, mentre bisogna ripartire le spese tra tutti i proprietari nel caso di un giardino pensile su tetto condominiale.
Per avere ulteriori informazioni su norme e permessi prima di iniziare eventuali lavori si può contattare l'Aivep, l'Associazione italiana verde pensile.

La normativa di riferimento
La progettazione e la realizzazione di coperture a verde pensile hanno come riferimento tecnico e strategico due documenti ufficiali:
- la norma UNI 11235 "Istruzioni per la progettazione, l'esecuzione e la manutenzione di coperture a verde";
- le Linee guida ministeriali ISPRA 2012 "Verde pensile: prestazioni di sistema e valore ecologico" in cui vengono definiti i criteri delle fasi di realizzazione e manutenzione dei giardini pensili, tenendo conto dei contesti climatici, dei contesti edilizi e della destinazione d'uso del prodotto finale.

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