L'esperto rispondeCondominio

L'amministratore può essere un avvocato in giudizio

Matteo Rezzonico

La domanda

Un amministratore di condominio, avvocato, e il figlio di lui, anch'egli avvocato, possono difendere il condominio da cause/ingiunzioni e, ancora, possono essere nominati difensori/accusatori di cause/ingiunzioni del condominio contro terzi? Dal punto di vista deontologico, non si può ravvisare un conflitto di interessi nel senso che l'amministratore può, ad esempio, non procedere ad accordi con la controparte, avendo tutto l'interesse a "crearsi" cause?

La questione della incompatibilità (o meno) della professione di avvocato con quella di amministratore di condominio è stata oggetto di un acceso dibattito, che ha avuto tra i protagonisti il Consiglio nazionale forense. Il tenore letterale dell’articolo 18 del Codice deontologico forense, in tema di “incompatibilità”, sembrerebbe escludere che la professione di avvocato e quella di amministratore di condominio, a seguito della legge 4 del 2013, siano compatibili. Dispone, infatti, l’articolo 18 del Codice deontologico forense: «La professione di avvocato è incompatibile: con qualsiasi altra attività di lavoro autonomo svolta continuativamente o professionalmente, escluse quelle di carattere scientifico, letterario, artistico e culturale, e con l’esercizio dell’attività di notaio». Senonché, con parere 20 febbraio 2013 della commissione consultiva – che ha affrontato puntualmente anche gli ulteriori casi di incompatibilità di cui al citato articolo 18 - il Consiglio nazionale forense ha chiarito che l’attività di amministratore di condominio è compatibile con quella di avvocato.Si ritiene, inoltre, che non sussista neanche “conflitto di interessi” (ex articolo 24 del Codice deontologico forense e/o in base alla normativa condominiale), fermo restando che, sia come amministratore che come avvocato del condominio, il soggetto deve rispondere all’assemblea per l’eventuale ratifica dell’attività svolta, degli eventuali preventivi, dei compensi, delle spese eccetera. Potrebbe comunque porsi, piuttosto, una questione di opportunità per l’amministratore/avvocato di occuparsi della difesa di un condominio da lui amministrato.

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