L'esperto rispondeCondominio

Se l’amministratore è anche avvocato del condominio

A cura di Condominio 24

La domanda

Può un amministratore di condominio essere anche avvocato del condominio stesso agendo in giudizio? Nello specifico, un avvocato agisce in giudizio per la tutela degli interessi del condominio ed è anche socio della società che amministra il condominio stesso


Al presente quesito deve fornirsi risposta affermativa, con le dovute precisazioni. L'art. 1131, comma 1 e 2 prevede che “nei limiti delle attribuzioni stabilite dall'articolo 1130 o dei maggiori poteri conferitigli dal regolamento di condominio o dall'assemblea, l'amministratore ha la rappresentanza dei partecipanti e può agire in giudizio sia contro i condomini sia contro i terzi. Questi può inoltre essere convenuto in giudizio per qualunque azione concernente le parti comuni dell'edificio; a lui sono notificati i provvedimenti dell'autorità amministrativa che si riferiscono allo stesso oggetto. Per quanto riguarda la legittimazione attiva, dunque l'amministratore può agire a tutela dell'interesse comune del condominio sia contro i terzi, sia contro gli stessi condomini. Diverso è a dirsi quanto alla rappresentanza tecnica processuale, la quale attribuisce al difensore soltanto (avvocato, commercialista iscritti nell'albo professionale, ecc.) il potere di rappresentare la parte “in giudizio”. Essa ha ad esempio ad oggetto il compimento o il ricevimento di quegli atti attraverso i quali si attua il diritto di difesa ed è per legge riservata al difensore ex art. 84 c.p.c..
Si tratta di comprendere se vi sono profili di incompatibilità tra l'esercizio della professione forense e quella di amministratore in quanto lavoro autonomo potenzialmente non cumulabile con l'attività professionale. Tuttavia, il CnF ha sostenuto che “l'attività di amministratore di condominio si riduce, in sostanza, all'esercizio di un mandato con rappresentanza conferito da persone fisiche, in nome e per conto delle quali egli agisce e l'esecuzione di mandati, consistenti nel compimento di attività giuridica per conto ed (eventualmente) in nome altrui è esattamente uno dei possibili modi di svolgimento dell'attività professionale forense”. “Sicché la circostanza che essa sia svolta con continuità non aggiunge né toglie nulla alla sua legittimità di fondo quale espressione, appunto, di esercizio della professione”.

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