Condominio

A Genova i candidati sindaci si confrontano sulla riqualificazione dei condomìni

di Saverio Fossati

Tutti preoccupati per la situazione immobiliare della città. Ma, con il sano realismo dei genovesi, non hanno fatto promesse azzardate i candidati sindaci che ieri sera, 21 aprile, si sono confrontati (per la prima volta pubblicamente) al convegno organizzato da Anaci Genova e dal Quotidiano del sole 24 Ore – Condominio. L'incontro si è svolto al termine di una giornata dedicata all'impegno e alle proposte degli amministratori condominiali per affrontare il degrado urbano e il crollo dei prezzi e spingere la riqualificazione immobiliare attraverso il coinvolgimento dei condomìni.
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La domanda proposta ai sette candidati riguardava le loro soluzioni al problema, su come mobilitare e agevolare il mondo condominiale e sulla possibilità di trovare “case temporanee” ai condòmini che volessero realizzare una riqualificazione “profonda” dell'edificio con necessità di abbandonarlo per un certo periodo.
Per Marco Bucci (centrodestra) i punti da affrontare sono soprattutto la sicurezza, attraverso un forte supporto all'installazione di telecamere di videosorveglianza, e la ripulitura delle viuzze del centro storico che devono diventare “Come il budello di Sestri Levante”, il tutto facendo leva sulla collaborazione attiva degli amministratori. Marika Cassimatis (lista Cassimatis), la candidata ripudiata da Beppe Grillo, ha fatto perno sul surplus di offerta immobiliare e sul blocco di nuove edificazioni, soprattutto di centri commerciali che depauperano il tessuto commerciale cittadino. Rilevando che il 70% del risparmio cittadino è in immobili e che la loro svalutazione sta erodendolo pesantemente, ha proposto la riqualificazione dell'esistente, senza spostare i cittadini in case temporanee ma offrendo incentivi per affitti agevolati. Gianni Crivello (centrosinistra) ha messo sotto tiro il gran numero di case sfitte e la mancanza di flessibilità che ne consenta le reimmissione sul mercato, richiamando lo scarso utilizzo di norme già esistenti e quelle contenute nel futuro regolamento edilizio, che premierà con sconti sugli oneri di urbanizzazione chi edificherà utilizzando accorgimenti per il risparmio energetico. Per lo spostamento temporaneo dei condòmini ai fini di riqualificazione dell'edificio, però, ha affermato questo sarebbe possibile solo in presenza di un forte interesse pubblica, come una grande opera. Arcangelo Merella (lista Ge9sì), contrario allo “spostamento” a fini di riqualificazione “profonda”, punta su “Telecamere e repressione anche dura” nei quartieri che stanno diventando invivibili come Sampierdarena. Mentre i palazzi semi abbandonati del centro storico andrebbro “Presi, vuotati e ricostruiti” per poi essere affittati a canoni agevolati e inquilini giovani e anziani, ricreando una “solidarietà generazionale”. Ha anche proposto l'albergo diffuso, creato da albergatori che vogliano ampliare la disponibilità di letti e si impegnano, previ incentivi, a ristrutturare appartamenti per poi usarli come camere. Secondo Marco Mori (Riscossa Italia) le origine del male sono cercarsi nel patto di stabilità, che impone ai Comuni di aumentare le tasse fornendo sempre meno servizi: la rottura di questa disciplina è quindi, per l candidato, condizione imprescindibile per affrontare ogni altra iniziativa. Luca Pirondini (M5s) ha rilevato il crollo della richiesta di mutui e di permessi edilizi “Ma non c'è da stupirsene, con un calo della popolazione da 900 a 600mila abitanti”, ha detto. E si è richiamato alla rinascita successiva alle Colombiadi degli anni Novanta. La soluzione dello spostamento dei condòmini in fase di ristrutturazione dell'edificio è possibile, ha chiarito ma a patto che avvenga all'interno di un piano urbanistico cittadino di recupero e rigenerazione, censendo gli alloggi vuoti pubblici e privati, mettendo i primi al servizio dell'operazione e incentivando i secondi. E chiudendo i troppi cantieri rimasti aperti e bloccati dalla crisi. Paolo Putti (Chiamami Genova ed ex consigliere comunale M5s) pensa che si possano anzitutto trovare risorse per l'efficientamento energetico dei condomìni, riconoscendo agli amministratori un ruolo importantissimo. Possibilista anche sullo spostamento temporaneo dei condòmini, utilizzando gli alloggi del Comune “Già impiegati a questo scopo in passato”. L'Agenzia della casa, ha suggerito, potrebbe adattare il software dello housing sociale per consentire agli amministratori di segnalare le situazioni di difficoltà dei condòmini che non riescono a gestire economicamente il loro immobile.

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