Condominio

La contabilizzazione dei consumi idrici

di Mauro Cardia

In casi sempre più frequenti, gli enti fornitori del servizio di distribuzione idrica, notificano ai condominii, bollette salatissime, le quali, spesso riportano letture non attendibili indicate dai contatori.
A oggi la gran parte degli strumenti di contabilizzazione dell'acqua, funzionano con il vecchio ed obsoleto sistema a “girante”, il quale non discrimina l'acqua dall'aria. Il risultato è che, quando l'erogazione del servizio viene interrotta, in caso di lavori alla rete idrica o per turnazioni dovute a carenza d'acqua, al momento del ripristino, il volume d'acqua che all'interno delle tubazioni viaggia a diverse atmosfere di pressione, spinge l'aria che trova nella tubazione, la quale, nonostante il lavoro delle valvole di sfiato inserite nella condotta, arriva al contatore e fa ruotare vorticosamente la girante, contabilizzando oltre l'acqua anche tutta l'aria.
Ecco il motivo principale della notifica di bollette, con consumi esagerati, richiesti ai condomini. Come parziale soluzione, suggerirei agli amministratori di proporre ai condomini, l'installazione di un altro contatore con tecnologia magnetica, dotato di sensori che captano il passaggio dell'acqua e non dell'aria, montato a valle, rispetto a quello dove vengono effettuate le letture ufficiali dall'ente erogatore.
In questo modo si potrà effettuare una comparazione tra le letture dei due contatori ed in caso di incongruenze, avere il modo di contestare nell'immediato, le differenze a danno del condominio e dei condomini. Porto a esempio un grande condominio a carattere estivo, composto da circa 1.240 condòmini, che negli ultimi due anni ha ricevuto bollette arretrate d'acqua da pagare, relative a consumi avvenuti dal 2008 in poi, per un ammontare di oltre un milione e mezzo di euro. E'
È evidente che non ci sono possibilità di verificare se i consumi contabilizzati siano corretti né tantomeno scoprire se ci siano state probabili perdite. L'ente erogatore del servizio effettua le letture nell'unico contatore centrale, all'ingresso della lottizzazione, e l'amministratore deve provvedere a fare le letture dei circa 1.240 contatori singoli a defalco e addebitare ed incassare, le quote dei consumi, in modo da poter saldare la bolletta. È altrettanto evidente che, nel caso di morosità anche solo di un terzo dei condomini, l'amministratore difficilmente riuscirà a saldare la bolletta totale.
Il risultato è quello che l'ente erogatore sospenda il servizio a tutta la comunità, facendo ingiustamente “di tutta l'erba un fascio”, tra i paganti ed i morosi. Per mettere rimedio a tante situazioni come questa, sarebbe opportuno applicare quanto previsto dalla legge n. 220/12 in materia condominiale, e in casi del genere, l'amministratore verserà le quote incassate dai condomini paganti e fornirà al creditore, i nominativi dei morosi con l'indicazione della quota dovuta. Così facendo l'ente erogatore potrà sospendere il servizio, sigillando i contatori dei singoli condomini non paganti e non a tutto il condominio.

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