Condominio

Ci vuole un Entratel per gli amministratori di condominio

di Francesco Schena

I continui e sempre più numerosi adempimenti telematici in materia di condominio, non sembrano andare di pari passo con una adeguata evoluzione di Entratel anche in favore degli amministratori di Condominio.
Il condominio, da una parte, è tenuto all'invio telematico di modelli di dichiarazione e certificazione dei sostituti, così come l'amministratore, dall'altra, è tenuto all'invio telematico dei dati utili alla precompilata. Questi soli due casi, non dovrebbero far fatica a far comprendere la necessità, ormai inderogabile, anche per l'Amministratore di condominio di poter ottenere una apposita abilitazione ad hoc sul canale telematico Entratel.
Ma vediamo qual è la situazione odierna.
Se l'amministratore vuole inviare personalmente e in via telematica il modello 770 seplificato al fisco e non è anche un professionista intermediario, oggi è costretto ad attivare una abilitazione personale al canale Fisconline prima, per poi chiedere la stessa abilitazione ed un codice Pin per ognuno dei condomini amministrati. In questo modo potrà successivamente indicare se stesso come incaricato o rappresentante legale dei singoli edifici e quindi operare a nome di quel condominio che di volta in volta sceglierà come profilo utente dalla sua “scrivania telematica”.
Una procedura che vede in realtà il condominio operare come contribuente che invia direttamente le proprie dichiarazioni e non l'amministratore come intermediario. Un percorso, inoltre, non poco farraginoso e anche poco chiaro al punto che gli amministratori che utilizzano il canale Fisconline sono davvero una piccolissima minoranza e molti non sanno nemmeno dell'esistenza di questa possibilità.
Ma non solo. Il canale Fisconline presenta comunque dei limiti rispetto alle esigenze degli amministratori: ad esempio, comunicare la variazione dei dati sul codice fiscale del condominio quale nuovo rappresentante legale è possibile farlo solo con Entratel e non con Fisconline, così come la richiesta di attribuzione del codice fiscale del condominio appena costituitosi.
L'alternativa a tutto ciò è quella di rivolgersi ad un intermediario abilitato, con tutte le spese che ne derivano a carico degli stessi Amministratori o comunque del condominio che dovrà sostenerne i costi.
Alcuni sportelli dell'Agenzia delle Entrate hanno attivato Entratel per gli amministratori che rappresentavano più di venti condominii e quindi più di venti sostituti d'imposta, concedendo, però, l'attiviazione con diverse limitazioni. Altri sportelli hanno invece rifutato tali richieste perché ritenute non riferibili agli Amministratori.
Allora c'è da chiedersi come sia mai possibile ancora oggi che l'accesso ad Entratel sia consentito solo ad una limitata platea di professionisti.
I tempi non sono forse maturi per l'adozione di un canale Entratel magari studiato ad hoc nelle sue funzionalità proprio per tutte – ma proprio tutte, nessuna esclusa - le attività relative alla professione di Amministratore?
Pensare che il Legislatore ritenga loro professionisti solo quando serve chiamarli a sentinella dell'evasione fiscale con mille incombenze non è forse in contraddizione col non ritenere sempre gli stessi “non abbastanza professionisti” per meritarsi il servizio Entratel?

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