Condominio

Debiti e crediti, un libro sulla gestione consapevole in condominio

di Saverio Fossati

Mai come in questi anni il problema della gestione finanziaria è fonte di grattacapi per l’amministratore (e per i condòmini). Dall’inizio della crisi, nel 2008, l’incremento della percentuale di morosità cronica preoccupa chi deve gestire immobili piccoli e grandi, popolari e signorili. La tolleranza sui itardi ei pagamenti, che fa parte della vita in comune nello stesso casaeggiato, ha dovuto cedere il passo a un atteggiamento più fermo quando la massa delle morosità ischia di compromettere la gestione, specialmente quella straordinaria legata a spese di riqualificazione energetica, rifacimento del tetto o di impianti importanti, interventi strutturali impegnativi.
Arrivà così, provvidenzialmente, il volume Enrico Morello (avvocato in Torino, specialista dei problemi condominiali e collaboratore del Sole 24 Ore): Debiti e crediti in condominio (Giappichelli editore, in vendita a 20 euro): 150 pagine dense di consigli pratici che permettono di orientarsi nella giungla giuridica che circonda il cuore della qustione: recuperare i crediti e, cosa ancor più importante, evitare che diventino un problema ingestibile.
Il volume, preceduto dall’interessante prefazione di Ugo Mattei (ordinario di diritto civile all’Università di Torino), è articolato in cinque capitoli: i primi due sono dedicati alla questione della parziarietà del debito, cioè alla possibilità, poi sancita dalla legge di riforma del 2012, di far sì che i creditori del condominio si rivolgano anzitutto ai condòmini in ritardo nei pagamenti e solo in seconda battuta al condominio nel suo complesso. Un principio che ha suscitato molti problemi e ricerche di soluzioni alternative, tutte debitamente illustrate da Morello.
I successivi due capitoli sono concentrati sui meccanismi usati dai fornitori per uscire dalla secche del credito (contrattazione, pignoramenti, obbligazioni extracontrattuali) e quelli a disposizione del condominio per lottare contro la morosità dei condòmini (l’attività di controllo dell’amministratore, la sospensione dei servizi, il recupero del credito). L’ultimo capitolo è dedicato alla possibilità di chiedere allo Stato il risarcimento per l’eccessiva durata dei processi e al rapporto con il codice del consumo.

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