Parola ai condòmini, il presidente decide i tempi
La risposta al quesito è rintracciabile all'interno della parte motiva di una pronuncia del giudice di legittimità che ha scrutinato la specifica questione. Il presidente dell'assemblea condominiale, osserva la Suprema Corte, tenuto conto del fatto che la sua funzione consiste nel garantire l'ordinato svolgimento della riunione, ha il potere di dirigere la discussione, assicurando, da un lato, la possibilità a tutti i partecipanti di esprimere, nel corso del dibattito, la loro opinione su argomenti indicati nell'avviso di convocazione e curando, dall'altro, che gli interventi siano contenuti entro limiti ragionevoli. Ne consegue, conclude il giudice di legittimità, che il presidente, pur in mancanza di una espressa disposizione del regolamento condominiale che lo abiliti in tal senso, può stabilire la durata di ciascun intervento, purché la relativa misura sia tale da assicurare ad ogni condòmino la possibilità di esprimere le proprie ragioni su tutti i punti in discussione.