Condominio

Il Regolamento condominiale deve essere aggiornato

di Mauro Cardia

Gli avvenimenti che ogni giorno sento e vedo attraverso i media, con riferimento alle occupazioni abusive di unità immobiliari, mi portano a fare alcune riflessioni su ciò che sta accadendo già da oggi all'interno dei condominii. Più volte, in assemblee condominiali a cui ho partecipato in qualità di procuratore, ho constatato che alcuni condomini, in genere non residenti nel condominio ed in minoranza, messi alle strette da delibere attuate dalla maggioranza, minacciavano di riempire i propri appartamenti con extracomunitari, giusto per fare un “dispetto” agli altri preoccupati condomini, non in accordo con loro, sulle note e comuni tematiche condominiali. Tutto ciò sembrerebbe semplicemente una classica “dialettica” da “assemblea condominiale”! In realtà ho appurato che sovente si stanno verificando fenomeni concreti di proprietari di unità immobiliari sfitte, i quali, per lucro, mettono a disposizione delle Prefetture i loro appartamenti, i quali spessissimo sono inseriti in realtà condominiali. A questo punto il “problema” può essere valutato da un doppio punto di vista. Da una parte abbiamo il condomino che sfrutta la situazione per lucro, quindi guadagnandoci, e dall'altra i condomini che subiscono, senza guadagnare niente. E' evidente come una fattispecie del genere provochi parecchi disagi, soprattutto inizialmente, alla vita condominiale. Così come è evidente che una situazione di questo tipo, depauperi i valori commerciali degli appartamenti sia nella vendita e sia nell'affitto. Una possibile soluzione da percorrere, potrebbe essere quella di evitare, aggiornando in tal senso il Regolamento condominiale, l'utilizzo degli appartamenti per questa finalità di “dormitorio”. E' pacifico che un via vai di persone di culture variegate, le quali utilizzano i servizi condominiali in maniera inadeguata, non è compatibile con la normale vita condominiale dello stabile interessato. L'inserimento di questo divieto nel Regolamento condominiale, sia esso contrattuale o assembleare, sempre nel rispetto della maggioranza qualificata che lo avvallerà, certamente non risolverà il problema in via definitiva, ma può consentire, in caso di situazioni ingestibili e di conflitto insanabile e pericoloso, di esercitare il diritto a far rispettare il Regolamento ai condomini che hanno modificato l'utilizzo del proprio appartamento, attraverso l'amministratore il quale è legalmente colui che deve far rispettare il medesimo!
L'altro punto, che a mio avviso ha necessità di essere inserito nel Regolamento condominiale, è quello relativo all'obbligo di nomina del Revisore (figura esterna al condominio) – previsto dalla legge sul condominio n. 220/12, nel momento in cui il condominio dovesse affrontare spese straordinarie superiori ad un importo prestabilito dal Regolamento. Sicuramente sarebbe un efficace strumento di tutela dei condomini e di controllo dell'operato dell'amministratore sulle gestioni di opere straordinarie, le quali generano sempre dubbi e inquietudine nei condomini.

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