Condominio

Con i tetti verdi i consumi energetici calano anche del 25%

di Maria Chiara Voci

Da Casa24

Primo passo: valutare bene le condizioni del palazzo su cui s’intende installare, su tetto o pareti, una copertura verde, specie se s’interviene su un fabbricato già esistente. Secondo: mettere in conto una spesa che potrebbe rivelarsi importante, pur limitata alla fase di installazione. Terzo: scegliere con cura la tipologia di piante da utilizzare. Affrontati questi tre passaggi, non resta che godersi i risultati: perché tetti e pareti green, nel senso più proprio del termine, intesi come coperture estensive (con poca terra e pensati per avvolgere superfici ampie) sono fra i migliori alleati di chi vuole abbattere i consumi in casa, vivere in un microclima più salubre, ridurre l'inquinamento acustico e, addirittura, contribuire alla biodiversità delle specie e alla riduzione del rischio idrogeologico.

«Benefici che, nel Nord Europa, sono già stati scoperti da tempo – commenta Paola Spoleto, ricercatrice del MiRT, il Centro di ricerca e trasferimento della Fondazione Minoprio, scuola agraria attiva da cinquant’anni in provincia di Como. Anche per effetto della normativa, visto che in Francia, solo per fare l’esempio più recente, a marzo è stata approvata una legge che obbliga tutte le nuove costruzioni commerciali a dotarsi di un tetto verde o di pannelli solari. In Italia, la legge sullo sviluppo degli spazi verdi urbani è la n. 10 del 14 gennaio 2013. All’articolo 3, istituisce un apposito Comitato per lo sviluppo del verde pubblico, che per ora ha adottato una prima delibera, nell’aprile 2014, sugli incentivi fiscali per chi trasforma lastrici solari in giardini pensili. Esiste anche un’associazione per il verde pensile, che si chiama Aivep.

«Nell’area del Mediterraneo – spiega Paola Spoleto – la siccità, la scarsità idrica e la facile diffusione di piante infestanti hanno spesso minato la salute dei tetti verdi, collocati per loro natura in luoghi molto esposti agli agenti atmosferici». Occorre dunque migliorare la scelta di cosa viene piantumato. Un tema che la Fondazione Minoprio sta affrontando nell’ambito del progetto europeo LifeMedGreenRoof (www.lifemedgreenroof.org), coordinato dall’Università di Malta e al centro, giovedì 12 novembre, di un seminario dedicato a pubblico e amministratori. «Se nel Nord sono diffuse soprattutto le coperture di Sedum, un genere di piante grasse a cui appartengono moltissime specie, noi stiamo testando invece l'applicazione di tipologie vegetali mediterranee, diffuse già in natura in ambienti ostili, meno monotone perché cambiano con la stagione nella colorazione del fogliame e capaci di coprire bene il terreno oltre che propagarsi per via vegetativa o per seme, ostacolando così le infestanti».

Partire bene è fondamentale per il successo e la durabilità dell’installazione. Se si opera su un immobile già costruito, occorre consultare un tecnico e valutare se la copertura scelta sia in grado di supportare il peso di un tetto verde, sia per i carichi fissi che per quelli accidentali, come la presenza di vento, acqua o neve. Per tutti, la normativa di riferimento per eseguire i lavori ad arte è la Uni 11235. Inoltre, bisogna essere disponibili a spendere: il costo può oscillare fra i 40 e i 100 euro al mq. Tenendo però conto che, per abbattere la spesa, è possibile fruire della detrazione al 50% per le riqualificazioni e anche dell’ecobonus al 65%, nel caso in cui le pareti verdi costituiscano un sistema di efficientamento dell'involucro (in questo caso è bene però verificare quali sono i costi dell’intervento che possono essere portati in detrazione con questa voce e che devono essere fatturati a parte). Se l’intervento viene studiato bene dall’inizio, i costi di manutenzione del verde saranno, invece, trascurabili.

Gli effetti benefici sono tanti. Prima di tutto, di tipo ecologico, perché l’inserimento di spazi verdi aiuta il mantenimento della biodiversità sia per la flora che per la fauna. In secondo luogo, sul clima: i tetti verdi riducono l’effetto isola di calore, migliorano il microclima e riducono il cosiddetto run-off (l’acqua piovana che defluisce verso i sistemi di raccolta e smaltimento), perché aiutano il deflusso, riducendone l’entità e ritardandone il picco, in caso sia di precipitazioni persistenti sia di eventi piovosi brevi ma molto intensi. Importanti sono anche i vantaggi d’isolamento acustico, grazie a una minore riflessione delle onde sonore nonché gli effetti estetici. Infine, l’aspetto energetico, sull'isolamento, la coibentazione e la riduzione dei consumi (quelli estivi, di condizionamento, possono essere abbattuti anche del 25%). I tetti verdi, infine, si combinano bene con altre tecnologie, come il fotovoltaico e aiutano, ben posizionati, l’impianto solare a lavorare in modo più efficiente.

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